Reclamo N° 84734

Concetta sara
05 Febbraio 2018
In data 31/07/2017 ho acquistato un’auto usata presso la concessionaria Pole Position di Massimo Tartaglia di San Severo in provincia di Foggia. Al momento dell’acquisto l’autovettura segnava all’incirca 155.000 km. Il rivenditore mi ha rilasciato una garanzia della società Conformgest e un certificato di conformità in cui vi era scritto che all’autovettura era stata cambiata la catena di distribuzione a 151.000 km. Prima delle vacanze natalizie, all’incirca il 17 dicembre scorso, si presenta un notevole rumore proveniente dal vano motore. Mi sono subito attivata per contattare la società Conformgest e portare l’autovettura presso una officina convenzionata per fare una diagnosi del problema. Mi viene detto che il rumore era dovuto alla catena di distribuzione che si stava rompendo. Da quel momento seguono svariate telefonate tra me, l’officina, il concessionario e la società Conformgest per farmi riconoscere la garanzia e ottenere la riparazione in garanzia. Lascio l’autovettura presso detta officina in data 7 gennaio 2018 per effettuare la riparazione, nello specifico l’officina Tecnauto di Bologna. Conformgest mi riconosce dopo svariate telefonate e comunicazioni via mail, il ricambio del pezzo, oltre a 10 ore di lavoro. L’officina mi fa un preventivo di 434,17 euro (comprensivi di olio motore e filtri vari non compresi nella garanzia Conformgest e 6 ore di lavoro oltre alle 10 già coperte da Conformgest). Quando vado a ritirare l’autovettura in data 5 febbraio 2018 (un mese e mezzo dopo la segnalazione del guasto) il responsabile tecnico del l’officina Tecnauto, sig. Franco Cusumano, mi informa che il guasto è dovuto al fatto che quando la catena di distribuzione è stata rifatta il lavoro è stato eseguito male in quanto i bulloni della catena non erano stati fissati in maniera corretta. Quindi il guardato è da imputare alla negligenza di chi ha effettuato il lavoro sulla catena di distribuzione. Il sig. Tartaglia, proprietario della concessionaria dov’è ho acquistato l’automobile, ha sempre negato l’eventualità che il lavoro fosse stato eseguito in maniera non corretta. Inoltre, il sig. Cusumano mi ha informata che durante il periodo in cui la mia macchina era ricoverata presso la sua officina ci sono state diverse comunicazioni via whatsapp tra lui e il Tartaglia in cui Cusumano aveva informato Tartaglia del motivo de guasto. Nonostante ciò, Tartaglia non li ha contattata per offrirai di pagare lui stesso la fattura visto che il danno era dovuto a una cattiva esecuzione del lavoro che lui ha inserito come fatto nel certificato di conformità che mi ha chiesto consegnato al momento della vendita. Vi chiedo a questo punto come richiedere al concessionario il risarcimento del danno, comprensivo delle spese da me sostenute per la riparazione oltre a quelle riguardanti il fatto che per oltre un mese ho dovuto rinunciare alla mia automobile. Grazie
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