Massimo
15 Luglio 2020
Nel 2018 ho acquistato una moto Ducati Multistrada 1260S.
Dopo i primi 11.000 km si è manifestato un problema molto serio e grave: improvvisamente la moto, in fase di decelerazione (scalando le marce), dà un'accelerata breve ma intensa, in modo del tutto imprevedibile. La prima volta è avvenuto repentinamente in una curva stretta a destra, tanto che mi sono ritrovato sulla corsia opposta della carreggiata, fortunatamente libera in quell'istante.
Nonostante una serie di interventi di Ducati sulla mappatura, questo rischiosissimo problema non è stato mai risolto ed ogni volta che mi è stata riconsegnata la moto il difetto ha continuato a ripresentarsi in modo totalmente imprevedibile dopo tragitti di 100/150 km.
Alla fine della scorsa stagione estiva (2019) prima del rimessaggio invernale della moto, Ducati ha effettuato un nuovo intervento, ma quest'anno, terminato il lockdown, non appena ho effettuato la prima uscita, il problema si è palesato tal quale in tutta la sua pericolosità per l'incolumità mia e degli altri.
Il concessionario, ricontattato subito l'8 giugno, ha dato la sua disponibilità per ricontrollare la moto solo il 22 giugno!
Ad oggi, 15 luglio, la moto non mi è stata ancora riconsegnata. Nonostante la richiesta del concessionario di portare la moto a Borgo Panigale, Ducati non concede l'autorizzazione e continua ad effettuare interventi sul software, finora totalmente infruttuosi, chiedendo poi al concessionario test su strada (!!!).
A ben oltre un anno dall'insorgere del grave problema, con tutti i fermi moto, i rischi corsi ed i disagi subiti, sono tuttora appiedato nonostante una moto ancora in garanzia ed assicurazione pagata per il suo utilizzo.
A fronte di una persistente problematica ad alto rischio, che avrebbe dovuto comportare sin dal suo primo insorgere il richiamo immediato della moto ancora in garanzia, Ducati non ritiene neppure opportuno mettere a disposizione una moto sostitutiva. Ducati, che “passione”!
