Reclamo N° 79305

Massimo
06 Gennaio 2018
Rappresento quanto successo in occasione del “tagliando” periodico di una moto GS 1200 intestato alla mia persona ad opera del concessionario BMW Motorad di Milano via De Amicis n. 20/22. All’atto della consegna del motoveicolo all’officina in data 04.01.2018 ore 8.10 circa, mi veniva prospettata da parte dell’operatore l’opportunità di poter usufruire della moto di cortesia; sapendo che era a titolo gratuito e lieto di constatare una così manifestata partecipazione, accettavo di utilizzare un GS 700 tra diverse moto disponibili.In quell’occasione non venivo informato della presenza di franchigia in caso di furto o atti vandalici subiti dalla moto di cortesia. Identico comportamento era assunto anche durante la firma del contratto di comodato da parte dell’operatrice addetta.In nessun momento, sono stato messo a conoscenza della presenza di franchigia in caso di furto; mi è stato presentato con malcelata fretta un modulo prestampato da sottoscrivere, senza ricevere altre informazioni se non giorno e ora di consegna della moto di cortesia a riconsegna della mia, concordate lo stesso giorno intorno alle 17.00. Alle ore 17.00 circa al termine della mia attività lavorativa, avvicinandomi al punto in cui avevo parcheggiato la moto, ne constatavo il furto. Immediatamente contattavo il concessionario informandolo dell’accaduto e naturalmente mi rendevo disponibile a predisporre tutti i provvedimenti conseguenti: informazioni da parte del Servizio Rimozione della Polizia Locale per possibile rimozione forzata, programmare l’accesso presso un comando di polizia o carabinieri per la denuncia, rinviare naturalmente l’appuntamento previsto in giornata.Le raccomandazioni telefoniche ricevute dall’operatore BMW consistevano semplicemente nell’invitarmi a “guardarmi in giro”, a percorrere alcuni metri per eventuale rinvenimento dopo abbandono del veicolo. Soltanto in quell’occasione, l’operatore mi informava della presenza di franchigia in caso di furto non conoscendone però l’ammontare su mia richiesta. A questo punto esaminando attentamente il contratto sottoscritto, nel retro del modulo firmato, effettivamente leggevo l’obbligo da parte mia di rimborsare alla BMW il costo della franchigia di ben 1000 € in caso di furto.Il giorno dopo, 05.01.2018, mi recavo presso l’officina per ritirare la moto e per chiedere ulteriori chiarimenti in merito all’accaduto. Sottolineavo le mie ragioni, in particolare sull’assoluta mancanza di informazione circa i termini contrattuali. L’operatrice formulava immediatamente le proprie scuse ammettendo di non avere assolutamente fatto cenno alla franchigia al momento della sottoscrizione del contratto (cosa che di solito faceva regolarmente a suo dire). Vi chiedo se la sottoscrizione del contratto sia da sola sufficiente ad escludere ogni forma di responsabilità della BMW per omessa informazione; è ormai opinione diffusa infatti come la sola sottoscrizione di qualsiasi modulo in qualsiasi campo debba essere seguita da adeguata informazione. In questo caso come sopra detto l'operatrice ha ammesso di non aver informato il cliente. Inoltre, cosa a mio avviso più importante, vi chiedo di valutare la legittimità della franchigia indicata nel contratto, posto che il comodato d'uso a titolo gratuito per uso di cose non prevede una responsabilità del comodatario (ossia cliente) in caso di deperimento o altri danni alla cosa ceduta, se non per grave negligenza, dolo o colpa grave.. “Art. 1804.Obbligazioni del comodatario. Il comodatario è tenuto a custodire e a conservare la cosa con la diligenza del buon padre di famiglia. Egli non può servirsene che per l'uso determinato dal contratto o dalla natura della cosa. Non può concedere a un terzo il godimento della cosa senza il consenso del comodante (ossia BMW). Se il comodatario non adempie gli obblighi suddetti, il comodante può chiedere l'immediata restituzione della cosa, oltre al risarcimento del danno”. Una diversa applicazione rispetto al tenore letterale della norma potrebbe configurare una clausola “vessatoria” con nullità del contratto sottoscritto. Preciso che la moto era stata parcheggiata proprio di fronte la mia sede lavorativa (Milano via Ricordi 1) in una zona centrale e molto frequentata, nello stesso posto ove giornalmente e quotidianamente posteggio uno scooter (Vespa) con blocco sterzo regolarmente inserito e la chiave naturalmente a mia disposizione. Nessuna negligenza, superficialità o approssimazione ritengo quindi, nel mio comportamento in linea con quanto di consueto eseguo. Al momento ho già predisposto una lettera di reclamo non ancora spedita. Su mia richiesta probabilmente avrò un incontro con un responsabile. Grazie per l'attenzione e rimango fiducioso di un riscontro. Massimo Aleo
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