Reclamo N° 215158

Marina
09 Novembre 2020
Salve, Abbiamo bisogno di una consulenza in merito a un guasto auto il cui motore è fuso nel bel mezzo di un trasloco. Io e il mio compagno abbiamo acquistato l’auto usata lo scorso dicembre presso un concessionario, il quale ha stipulato per noi un contratto di garanzia della validità di 12 mesi con un'azienda terza per coprire una serie di guasti a diversi organi del veicolo (motore, cambio, etc.). Un paio di settimane fa, l'auto è andata in panne nel bel mezzo dell'autostrada. Come da libretto fornitoci dalla società di garanzia, abbiamo chiamato il carro attrezzi e fatto ricoverare la vettura presso un'autofficina. Abbiamo poi chiesto a tale società come comportarci, e ci è stato chiesto di inviare un preventivo per i costi di riparazione per poter valutare il danno e il loro contributo. Da contratto, questa società copre alcuni organi del veicolo più la manodopera per un massimo di 2.500 euro per danno. Il componente che ha causato il danno, ovvero la pompa dell’olio, rientra negli organi coperti da garanzia, così come la maggior parte dei componenti che, in seguito al malfunzionamento della pompa dell’olio, adesso richiedono la sostituzione. Il livello dell’olio è sempre stato perfetto, così come la temperatura del motore indicata sul cruscotto e nessun rumore preoccupante si era mai sentito prima che accadesse il danno in autostrada. Il meccanico ha parlato direttamente con un operatore della società di garanzia per sapere come fare il preventivo, inserendo, dietro loro richiesta, i codici dei pezzi di ricambio nuovi e originali con relativi prezzi. Dopo aver inoltrato il preventivo e tutta la documentazione richiesta alla società in questione (foto del mezzo in officina, foto libretto circolazione, foto chilometraggio, etc.) riceviamo in risposta che accolgono favorevolmente la richiesta di gestione guasto e che intendono fornirci una serie di pezzi, alcuni nuovi (così pare, ma non specificato) altri usati e revisionati, per la riparazione del guasto. Aggiungono altresì che, dati i massimali previsti dal nostro piano (€ 2.500) e il fatto che alcuni dei pezzi offerti non rientrerebbero in garanzia, ci chiedono un contributo di € 1.500 + IVA nonché la copertura di ogni altra spesa (manodopera probabilmente). Ci chiedono conferma di accettazione della proposta per l'invio dei pezzi. Le nostre perplessità non sono poche. In primo luogo, è utile precisare che abbiamo acquistato l’auto per un totale di € 6.000 e che il preventivo per la riparazione con pezzi nuovi, comprensivo di manodopera, ammonta a una cifra simile (€ 5.900) Da quando abbiamo l’auto abbiamo riscontrato una serie di “problemini” non rientranti in garanzia e da poco abbiamo effettuato un tagliando presso officina ufficiale e una revisione del veicolo (tagliando effettuato in anticipo rispetto a quanto suggerito dal concessionario che ha venduto l’auto usata), dunque da parte nostra c’è sempre stata massima cura del mezzo e tutte le manutenzioni previste. In merito alla proposta della società di garanzia, il loro elenco di pezzi da inviare per la riparazione è poco chiaro e manca in particolar modo dei costi, soprattutto dato che si tratta di pezzi usati. Vorremmo capire se, alla luce di quanto esposto, la loro proposta possa essere ritenuta logica, sensata o meno e se noi possiamo, e in che termini, effettuare una controproposta. In particolare, possiamo chiedere al meccanico un ulteriore preventivo con prezzi riferenti a pezzi usati anziché nuovi e inoltrarlo alla società di garanzia? Dovremmo cercare un accordo con questa società o rivolgerci direttamente al venditore? Ci sono gli estremi per richiedere la risoluzione del contratto e ottenere, tenendo conto dei 13.000 km da noi percorsi sin da dicembre, un rimborso parziale del totale speso? Grazie.
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