Reclamo N° 112052

Andrea
07 Agosto 2018
Salve, "finalmente" mi sono imbattuto nella prima riqualificazione bombole metano della mia auto. Premetto che all'acquisto (di seconda mano presso una concessionaria) non ero a corrente delle modalità di revisione di tale tipologia di bombole. La Opel Zafira Tourer 1.6 Ecom di cui sono proprietario, come altri modelli Wolkswagen, Audi che Mercedes, sono dotati di bombole in composito (CNG4), un materiale più leggero delle classiche in acciaio. Il primo controllo secondo la legge italiana deve essere effettuato dopo quattro anni dall'acquisto e successivamente ogni due anni come la revisione ministeriale. Purtroppo esistono delle differenze tra la direttiva europea (Ece/Onu 110R) e la legge italiana che impone controlli più "severi e dettagliati"(Quattoruote nell'edizione Giugno 2018 ha pubblicato un articolo dove si parla di questa tematica). Il nocciolo di tutta la questione è che come al solito, in queste diatribe, che sono anche di ordine politico-economico, è sempre il consumatore finale a rimetterci. Oltre a risultare difficile prenotarsi per poter effettuare questi controlli obbligatori, le poche officine specializzate presenti sul territorio applicano tariffe molto onerose e fuori dal controllo di un'autorità garante. Se poi, come nel mio caso, la revisione viene bocciata per uno dei motivi riportati dalle case costruttrici (manuale di manutenzione), i tempi e i costi aumentano perché si è costretti a ripagare l'uscita dell'ingegnere della motorizzazione e a viaggiare sempre a benzina finché non avviene la sostituzione delle bombole eventualmente danneggiate. Le bombole sostitutive vengono richieste dall'officina alla casa costruttrice, che le spedisce (nel mio caso dalla Germania), con le dovute tempistiche. Nel frattempo bisogna sperare che il loro arrivo sia prossimo all'appuntamento fissato dalla motorizzazione (gli ingegneri designati per regione si possono contare su una mano), per poter procedere al loro rimontaggio; si tenga conto che l'appuntamento è su cadenza mensile e può essere soggetto a variazione di data (aumentano i disagi per chi lavora ed è obbligato a lasciare l'auto per quasi dieci ore presso l'officina). Non so se qualcuno nella mia stessa situazione ha mai rappresentato questa problematica, certo è che dimostra una mancanza di tutela nei confronti di chi acquista un bene generalmente più costoso a parità di segmento, investendo in un risparmio futuro e con un occhio di riguardo alle tematiche ambientali. Spero che questa mia lamentela possa smuovere qualcosa tramite l'UNC anche se credo che l'unica modalità sia sempre quella di toccare le tasche di qualcuno andando a rimborsare tutti i consumatori danneggiati come me.
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