Reclamo N° 102728

Giuseppe
08 Giugno 2018
Spett.le Azienda, il 03 febbraio u.s. presso la concessionaria Ducati RS MOTO di Tavagnacco (Udine), Via Nazionale 40, ho acquistato il motociclo Ducati Monster S Liquid Grey, targato EH96784, già immatricolato a favore della Ducati Holding SPA il 23.03.2017, quindi una c.d. moto aziendale. Superfluo dire che all’atto dell’acquisto mi veniva assicurato che la moto era perfetta, priva di difetti. Del resto, ancorché si trattasse di una moto già usata, il suo prezzo non poteva certo essere considerato economico dato che la moto in questione mi è costata 13.700 Euro oltre ad altri 1.000 Euro per accessori vari. Attesa la stagione per me non favorevole dal punto di vista climatico, appena ho ritirato la moto ho provveduto immediatamente al suo rimessaggio nell’autorimessa di proprietà e alla sospensione della costosa polizza assicurativa in attesa della bella stagione. Con le ferie, il 23 aprile u.s. riattivo l’assicurazione e faccio il mio primo giro di prova esibendo con orgoglio la mia Ducati ai colleghi con i quali vi è sempre stata una goliardica e simpatica rivalità rispetto alla casa motociclistica di proprio riferimento. Racconto questo solo per sottolineare quanto sono rimasto male nel constatare, proprio al primo utilizzo, che la mia “nuova” Ducati aveva il freno posteriore completamente inefficiente, oltre ad emettere uno strano e preoccupante rumore che sembrava provenire dal motore. Tralasciando ogni riflessione sulla pericolosità dell’inconveniente, vero è che può succedere ma purtroppo capitava alla mia “nuova” Ducati Monster. Preoccupato, riporto la moto, appena possibile, alla concessionaria e qui siamo al 26 aprile scorso dove e allorquando il meccanico responsabile valutava di dover procedere allo spurgo del freno posteriore e mi fissa all’uopo il ricovero della moto per il 3 maggio successivo. Ahimè ero quindi costretto al mancato utilizzo del motoveicolo già dall’ultimo WE di aprile e nel festivo del 1° maggio, non potevo certo usarla senza il freno posteriore. Il giorno 3 maggio mi presento puntuale e consegno la moto che mi chiedono di lasciare per poter effettuare un controllo più approfondito. Il giorno dopo, il responsabile dell’officina mi comunica che, in effetti, era stato rilevato un rumore anomalo per il quale aveva provveduto ad attivare la garanzia ufficiale del costruttore e per il quale erano in corso le verifiche del caso. Io nel frattempo non posso utilizzare la mia moto anche nel WE successivo, vale a dire il 5/6 maggio. Solo verso la fine della settimana seguente, siamo al 10 o all’11 maggio, mi viene riferito telefonicamente che è stato accertato il guasto che riguarderebbe un carter di plastica. In modo molto professionale il capo officina mi fa presente che non è possibile utilizzare la moto senza prima aver sostituito il pezzo che ha già provveduto ad ordinare alla casa madre e che attende in consegna. Trascorre così anche il WE del 12/13 maggio e con grande dispiacere e profonda delusione mi perdo la mia gita programmata al 32° Biker Fest International di Lignano Sabbiadoro, dove invece e giustamente partecipa il Team di RS MOTO con tanto di chiusura straordinaria del negozio sabato 12 maggio, dove mi presento inutilmente per chiedere notizie della moto. La settimana successiva trascorre senza ulteriori novità, l’officina è ancora in attesa del pezzo di ricambio che, evidentemente, sarà prodotto in Cina, senza nulla togliere alla qualità della manifattura di quel grande Paese. Trascorre così il WE del 19/20 maggio. Nessuna novità anche la settimana dopo, sono ancora in attesa del pezzo di ricambio. Trascorro l’ennesimo WE senza moto, quello del 26/27 maggio, e nel frattempo la mia polizza assicurativa si consuma inutilmente. Eccoci a oggi 30 maggio, a 38 giorni dalla verifica del guasto e 28 dal ricovero della moto presso l’officina “autorizzata Ducati”, ancora in attesa del pezzo di ricambio. Non prima di una Vs cortese risposta, sono ormai deciso ad adire vie legali per ottenere il risarcimento di cui ritengo aver pienamente diritto sulla base delle norme a tutela del consumatore (Dlgs 206 del 06/09/2005). Per inciso, con la mia moto Ducati Moster 1200S non ho percorso personalmente più di 300 km dal suo acquisto e tutti fatti da e per l’officina “autorizzata Ducati” per via degli inconvenienti riscontrati. Perdonatemi un po’ di risentimento cui credo aver diritto, concludo facendo presente che questa è la mia seconda moto Ducati che per me sono sempre state una vera passione. Oggi però mi pento di non aver ascoltato alcuni colleghi che mi suggerivano una BMW perche, forse, se così avessi fatto, questa Primavera l’avrei trascorsa girando sulla mia moto e non in attesa di un ricambio che non arriva mai. Ovviamente sono in grado di comprovare il mio racconto con i documenti in mio possesso e, in particolare, con le numerosissime testimonianze oculari di amici e colleghi. Cordiali Saluti Questa è la comunicazione che ho inviato alla Ducati SpA. Martedì 5/6/2018 sono stato contattato telefonicamente dal servizio clienti della Ducati che mi informava che il pezzo di ricambio era stato inviato al concessionario per la riparazione e che perciò a breve sarei stato contattato. Ad oggi, venerdì 8/6/2018, nessuno ancora mi ha contattato mentre io non posso utilizzare la mia moto da 47 giorni per un guasto che mi è stato descritto per risolvibile in 20 minuti d’intervento. Con il fermo del motociclo cui sono stato costretto, senza mai averlo potuto utilizzare, è con tutta evidenza che non potrò ritenermi soddisfatto dalla semplice riparazione perché intendo chiedere la risoluzione del contratto di vendita o un risarcimento adeguato al danno per il mancato utilizzo.
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