Reclamo N° 128389

Giuseppe
07 Novembre 2018
1) L’operazione su carta di credito n°4197 040* **** *202 a me intestata di importo pari a euro 1442,02 in data 17/08/2018 non è mai stata da me effettuata, né delegata ad altro soggetto diverso dallo scrivente; 2) Non ho mai effettuato e/o disposto alcuna operazione dell’importo indicato per via telematica per questo genere di transazioni ho richiesto ed utilizzo apposita carta di credito virtuale prepagata emessa dalla banca ing Direct ed a me intestata (carta di credito virtuale prepagata n. 5483 980* **** *657); 3) Come agevolmente controllabile in esito ad attento esame del percorso di utilizzo della carta di credito in argomento (carta di credito n°4197 040* **** *202), non è mia abitudine disporre, attraverso la suddetta carta di credito, spese di importo superiore a qualche centinaio di euro (in tutto il periodo in cui la carta è stata nella mia disponibilità - a partire dalla sua data di emissione - l’utilizzazione della carta medesima ha riguardato solo il pagamento del conto di qualche ristorante); 4) Per pagamenti di entità pari a quella contestata (migliaia di euro), come agevolmente controllabile in esito ad esame della documentazione contabile in disponibilità della banca medesima (estratti conto corrente), è mia abitudine utilizzare come strumento di pagamento il bonifico bancario; 5) Ulteriori elementi indicatori di attività di frode telematica sono forniti dalle due circostanze: a) importo della transazione di euro 1.444,02 al limite della disponibilità standard della carta per garantire al truffatore certezza di accredito e relativo addebito (per importi superiori probabilmente l’addebito sarebbe stato problematico e/o impossibile non conoscendo il limite della carta medesima); b) transazione su valuta estera ed in particolare valuta ucraina; 6) Faccio presente che sulla carta di credito n°4197 040* **** *202, poiché quasi mai utilizzata, non ho mai richiesto e/o attivato il sistema 3D Secure (verified by VISA) e – conseguentemente – non dispongo della relativa “password personale” da Voi evocata al II° capoverso della nota in riferimento, per cui - non disponendone - non riesco a comprendere come avrei potuto inserirla; peraltro, dovrebbe essere normale procedura esecutiva ritrovare nel percorso operativo dell’autorizzazione di spesa traccia dell’inserimento in parola; 7) Ove mai l’operazione fosse stata autenticamente da me effettuata, in quanto operazione effettuata ON LINE come suggerito da personale assistenza clienti dellabanca medesima e confermato dai Carabinieri che hanno raccolto la denuncia di frode, certamente dovrebbe potersi determinare l’identità dell’apparato (smartphone e/o pc) da cui l’operazione è stata disposta, atteso che ad ogni apparato del genere in questione è associato un proprio codice identificativo (id) cui è abbinata anche l’identità del titolare; 8) Preciso che il sistema 3D Secure (verified by VISA) è stato effettivamente da me richiesto ed attivato su altra e diversa carta di credito (carta di credito virtuale prepagata n. 5483 980* **** *657 cui – come ben noto – sono associati: - un CVV ben diverso da quello della carta di credito in argomento; - una specifica password per autorizzare e confermare operazioni on line; ma, per questa carta, non si è mai verificata circostanza alcuna che ha generato motivo di contestazione.
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