Reclamo N° 270482

Ettore
06 Giugno 2022
Buongiorno, sono a segnalarvi un caso di Class Action che potrebbe essere interessante su scala nazionale. A seguito della crisi Ucraina e delle sanzioni della Comunità Europea, Stati Uniti e Regno Unito, è sopravvenuta l'impossibilità per gli investitori retail di poter scambiare e vendere titoli quotati sulla Borsa Italiana che avessero un collegamento con il mercato Russo. Nella fattispecie segnalo un ETF, iShares MSCI Russia ADR/GDR ETF USD codice ISIN IE00B5V87390 che in data 3 Marzo è stato sospeso dalla contrattazione da Borsa Italiana. Dopo la sospensione risulta che BlackRock, società emittente, ha venduto tutte le quote di partecipazione nelle varie società Russe in un fondo liquidità. Essendo le quotazioni sospese e illiquide risulta che siano state vendute ad un prezzo stracciato portando il valore da quello di chiusura del 3 Marzo di 26 Euro a quota a meno di 7 Euro. Ora l'emittente ha deciso per il delisting, ma il capitale rimanente è meno del 7% del valore antecedente la guerra che era di 103 Euro. Tutto ciò non riflette il reale valore delle azioni che il fondo doveva detenere come Benchmark (Gazprom etc) che nel frattempo anche a causa dell'apprezzamento del Rublo sono tornate praticamente ai prezzi pre guerra. Tutto questo è stato fatto secondo il gestore per l'interesse del cliente, ma una perdita del 93% non può essere considerata un'esito positivo per l'investimento, tanto che poteva essere sicuramente più interessante attendere la fine della guerra e la rimozione delle sanzione per vedere esattamente quanto si potesse recuperare. Le motivazione della class action potrebbero essere: 1. l'azione di Borsa Italiana di sospendere il titolo può aver causato danni ai risparmiatori? La suddetta azione era necessaria non trattandosi di titoli direttamente collegati ad entità russe? 2. può essere giustificato il delisting del titolo visto che tutti i sottostanti sono ancora congelati? 3. l'aver venduto quote significative di partecipazioni del fondo, alterando la composizione del titolo come da prospetto informativo, può essere considerata lesiva degli interessi degli investitori? 4. essendo i titoli sottostanti sospesi, l'emittente quando ha venduto lo ha fatto con un prezzo corretto ottenendo il massimo valore per gli investitori? Oppure la vendita è frutto di mera speculazione ottenendo di acquistare quote a prezzo stracciato per poi ottenere uguali quantità di titoli sulla borsa russa MOEX e rivenderli a prezzo di mercato (attualmente almeno 10 volte maggiore) 5. le sanzioni a cui l'Italia ha aderito hanno danneggiato risparmiatori Italiani che nulla hanno a che vedere con la guerra, è possibile che lo stato Italiano possa essere ritenuto responsabile per le conseguenze di suddette sanzioni In tutto questo sottolineo il fatto che i titoli non erano quotati sul mercato Russo, il benchmark di riferimento veniva replicato con ADR/GDR quotate sulla Borsa di Londra, strumenti quindi sotto legislazione Italiana e del Regno Unito che in teoria non dovevano essere impattati dalla guerra.
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