Ciro
03 Novembre 2017
Dopo aver pagato un mutuo per 10 anni e puntualmente. A causa di una grave malattia mi sono ritrovato nell'impossibilità di pagare un mutuo da 700,00 euro mensili. Ho chiesto alla banca ( visto in credito residuo di appena 37000,00 euro sui 150000,00 finanziati) di rinegoziare la somma residua per poter pagare non più di 400,00 euro al mese,questo nel settembre 2015. Ho fornito alla banca tutta la documentazione richiesta, nonostante i miei continui solleciti, siamo arrivati a gennaio 2016, quando è stato sostituito il direttore della banca. Tutta la pratica finora avviata è scomparsa, quindi ho dovuto riavviare il tutto da capo. arrivati al mese di marzo 2016 non sono stato più in grado di continuare il pagamento e scrivevo un reclamo direttamente alla sede centrale della Banca ( parlo della UNIPOL)da cui non ricevevo nessuna risposta. Dopo alcuni mesi mi arrivava diffida di pagamento da parte della stessa sede centrale per la morosità in atto ( Faccio notare che contemporaneamente venivo contattato con una certa insistenza da parte di una società immobiliare che voleva acquistare il mio immobile ad un prezzo stracciato accollandosi loro in mutuo restante). Arriviamo a luglio 2016 mi ricontatta il nuovo direttore della filiale per propormi intanto la sospensione di 18 mesi delle rate, lo accetto e firmo alcuni documenti.Dopo pochi mesi mi ricontatta la sede centrale della banca diffidandomi a versare tutte le quote non pagate. Ritorno in filiale per capire cosa stesse succedendo, ritrovo un nuovo direttore che mi dice che non c'era alcuna pratica di sospensione del mutuo, chiedo:allora cosa mi hanno fatto firmare alcuni mesi prima?. Ora il nuovo direttore mi ha convinto ad iniziare a pagare le rate da luglio c.a.promettendomi che il tutto si dovrebbe sistemare rinegozziando il tutto. I mesi passano e ho paura che arrivati a dicembre cambia di nuovo il direttore e mi ritrovo la casa venduta all'asta.
