Reclamo N° 262993

Angelo
17 Marzo 2022
lo scrivente è stato oggetto della frode informatica di seguito riassunta. Alle ore 18.05 del giorno 8 marzo venivo contattato, tramite un numero sconosciuto, da un soggetto che si identificava come funzionario del servizio frodi della Nexi, il quale mi comunicava di una frode in corso sulla mia carta di credito VISA, rappresentandomi la necessità di intervenire per annullare una serie di transazioni da parte di un sito di gioco on line, più precisamente "Newgioco Group". Tramite alcuni artifici informatici, il soggetto di cui sopra faceva apparire sull'applicazione NEXT presente nello smartphone delle richieste, affermando che era necessario identificarsi per annullarle, mentre, in realtà, me le faceva autorizzare, determinando 3 addebiti per complessivi €. 1.250,00. Tale soggetto assicurava, infine, che la carta sarebbe stata annullata e riemessa. Subito dopo qualche minuto la telefonata è sorto qualche dubbio al sottoscritto, che contattando il servizio clienti di Nexi ha accertato che la telefonata non era stata effettuata da loro e che, a tutti gli effetti, era da identificarsi come una frode. Con il supporto del Servizio Clienti è stato, quindi, solo dopo qualche minuto, disposto il blocco e l'annullamento della carta di credito e provveduto, per il tramite dell'ufficio dispute della Next, a contestare, con l'allegata mail, l'addebito di tali importi a favore dell'anzidetta "Newgioco Group". Si provvedeva, in conseguenza, ad effettuare, via PEC, la denuncia alla Polizia Postale A seguito di ciò, la Next inviava una mail con il seguente testo: "Desideriamo informarla che, dall’analisi dei tracciati contabili, le transazioni da lei contestate si sono concluse on line tramite la corretta digitazione dei dati della Carta e risultano autenticate attraverso il riconoscimento biometrico. Si tratta quindi di operazioni formalmente corrette, eseguite nel rispetto delle regole definite in materia di commercio elettronico dai Circuiti Internazionali e in conformità a quanto previsto dalla normativa vigente in materia di servizi di pagamento con riferimento all'adozione del sistema di autenticazione forte, per le quali quindi non sussistono elementi che ci consentano di contestare l'addebito alla banca negoziatrice. Ci spiace, per le motivazioni sopra esposte, di non poter accogliere la sua richiesta di rimborso". Tale atteggiamento appare fortemente particolarmente lesiva della situazione patrimoniale del sottoscritto, che diligentemente aveva immediatamente informato la Next della truffa in corso. Il comportamento della Next sembra infatti orientato alla tutela del truffatore e non del cliente. E' possibile avviare qualsivoglia azione con il supporto della Vs. unione? Angelo Sajeva
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