Reclamo N° 106874

Marco
07 Luglio 2018
Salve, quello che mi è successo ha dell’incredibike: il 15 febbraio 2018, venivo contattato dalla mia banca (UBI BANCA) al fine di procedere al “ripianamento” di 3244€ a seguito dell’addebito della carta di credito, circuito Visa, emessa dalla società NEXI;subito allarmatomi, provvedo a contatattare la suddetta società al fine di, prima bloccare e poi attivare tutte le necessarie procedure per il recupero della somma. Durante il colloquio telefonico con l’operatore della NEXI, diventa subito evidente l’uso fraudolento della carta da me non utilizzata per tutto il periodo che andava dal 4 di gennaio al 15 di febbraio, purtroppo da questo momento in poi inizia la mia odissea che pensavo mai si potesse verificare. Immediatamente procedo con la denuncia alla polizia ed invio tutta la documentazione alla NEXI la quale, inaspettatamente, mi risponde che “in base ad un regolamento interno”della stessa società, non sarà possibile procedere al rimborso in quanto, il cliente (cioè io) non aveva attivato il servizio SMS (facoltativo!) per il controllo delle operazioni della carta. Iniziamo una serie di scambi di email tra il sottoscritto e la stessa NEXI per cercare di chiarire e, quindi, risolvere questa “paradossale” situazione, ma ogni tentativo diventa inutile. Decido, quindi di rivolgermi ad uno studio legale per far valere le mie ragioni.Qualche giorno dopo il primo diniego della nexi, vengo contattato telefonicamente dal comando dei Carabinieri i quali mi convocano in caserma per avere da me alcune informazioni sui fatti riguardanti una serie di furti di carte di credito che erano avvenuti in alcune importatnti palestre romane, tra le quali, la mia (palestra All Round).La vicenda assume dei connotati incredibili: la mia carta di credito era stata trafugata dall’armadietto della palestra con l’apertura del lucchetto e successiva chiusura, il giorno stesso del primo utilizzo io mi trovavo ancora alll’interno della stessa palestra ( il tutto dimostrato dal badge d’ingresso e d’uscita dai tornelli della palestra). Tale operazione criminosa ha portato, recentemente, all’arresto dei soggetti incriminati dei furti delle carte di credito. Contemporaneamente a tutte queste vicende, continuavo a chiedere (tramite i miei avvocati) una risoluzione di tale, annosa, vicenda che, alla luce degli arresti sopracitati, mi vedeva, se vogliamo, ancora più vittima, ma la nexi declina ogni intervento conciliante. Solamente dopo l’intervento dei miei avvocati, la nexi ci risponde dicendoci che, testuali parole:” a seguito di controllo formali, siamo riusciti a recuperare la somma di 1669€ che verrà accreditata prossimamente”: 1669€ su oltre 5500€! e per quale motivo, mi sono chiesto, 1669€ si e gli altri no?perchè a tutt’oggi e a distanza di oltre 6 mesi non ho ancora avuto le copie delle mie “presunte” firme sulle ricevute? Che tipo di controllo ha effettuato la nexi quando ha ricevuto le firme sulle ricevute completamente difformi dalla firma depositata? Perché la Nexi non ha provveduto a contattare il SUO cliente quando vi sono state transazioni ripetute nel tempo e di notevole entità su una carta con un utilizzo medio di appena 300€ mensili? Vi chiedo un aiuto che, alla luce dei fatti, oltre ad aiutare me potrebbe, soprattutto, aiutare molte altre persone. Con stima Marco Fenu
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