Reclamo N° 247661

Romolo
11 Ottobre 2021
Sono andato in pensione con quota 100 da Gennaio 2021, Ho richiesto, come previsto dalla legge istitutiva di quota 100 (DL. 4/2019 convertito in Legge 28 marzo 2019, n.26) e dall'Accordo Governo-ABI del 13 agosto 2020, ad uno dei pochi Istittuti di Credito che hanno aderito all'Accordo, La Cassa di Ravenna, il suddetto anticipo, presentando tutta la documentazione necessaria. Poco prima della erogazione dell'anticipo spettante, la richiesta mi è stata rigettata adducendo come pretesto una segnalazione di qualche mese prima alla centrale rischi di un mio scoperto di qualche centinaio di euro su un conto corrente che uso pochissimo su cui erano stati addebitati interessi su un fido, dei quali non mi ero accorto proprio perchè usato pochissimo. Scoperto che è stato prontamente sanato non appena ne ho avuto conoscenza. Ho letto sia la legge che l'Accordo, citati sopra ed in nessuno dei due ho riscontrato la presenza di un vincolo alla erogazione dell'anticipo come quello adottato per rigettare la mai richiesta. Pertanto ribadisco i punti della questione: - Il richiedente, non deve restituire all'Istituto alcun importo, anzi, corrisponde gli interessi dovuti all'Istituto all'atto stesso della erogazione dell'anticipo, che infatti viene decurtato dall'mporto; - L'Istituto erogante non rischia la restituzione dell'importo anticipato, essendo detto importo corrisposto da un Ente Pubblico, in questo caso ENEA, con tempi e modi descritti nella certificazione prodotta dal medesimo Ente, e regolamentata dalla normativa di Legge e dall'Accordo.
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