Reclamo N° 228902

Dario
12 Marzo 2021
Sono titolare di un contratto di prestito personale con Deutsche Bank sottoscritto a ottobre 2019 e sempre onorato pagando regolarmente le rate di circa 154€ al mese fino a febbraio 2021. Con la pandemia di Covid-19 ho subito una riduzione dell'orario di lavoro a 0 ore mensili da marzo 2020 fino ad oggi. Trovandomi in evidente difficoltà economica passando da uno stipendio medio che oscillava dalle 1150€ e le 1300€ al mese ad un trattamento salariale di CIG pagato direttamente da INPS di poco più di 500€ mensili ho chiesto alla suddetta banca di prendere in considerazione la possibilità di sospendere il mio finanziamento dato che la mia capacità di sostentamento è messa duramente alla prova poiché devo pagare un affitto e convivo con una compagna madre di due figli minori. Dopo le varie interlocuzioni tra me i gli impiegati della filiale presso la quale ho sottoscritto il contratto ed un reclamo esposto direttamente all'ufficio reclami della sede centrale mi veniva risposto dal suddetto ufficio che: "Nel merito di quanto portato alla nostra attenzione, desideriamo anzitutto puntualizzare che le norme legislative emanate dal Governo a seguito dell’emergenza causata dalla diffusione della Covid-19, non prevedono agevolazioni riguardanti i prestiti personali e finalizzati (c.d. credito al consumo) concessi ai consumatori. In tale contesto, pertanto, le eventuali facilitazioni che la Banca può valutare di concedere, sono esclusivamente su base volontaria, determinando pertanto – in considerazione delle proprie policies in materia - termini e modalità delle stesse. Osserviamo che nel Suo esposto Lei stesso conferma l’avvenuta ricezione delle nostre con la quali Le abbiamo comunicato il mancato accoglimento della moratoria da Lei richiesta.Dispiaciuti di non poter accogliere la Sua domanda, cogliamo l’occasione per porgerLe distinti saluti", tutto questo perché da quanto ho appreso degli impiegati, che individualmente sono stati sempre stati cordiali e comprensivi, che il problema per il quale la sede centrale mi ha dato questo diniego è che io ho un ritardo nel 2019 con un altro finanziamento sottoscritto con un altro istituto nel 2014. Ho chiesto loro questo cosa avesse a che fare con il contratto tra me e loro e soprattutto cosa centrasse con il mio evidente ed innegabile stato di difficoltà a loro dimostrato attraverso le lettere di messa in CIG da parte del mio datore di lavoro, non ho rivevuto più nessuna risposta. Nel corrente mese di marzo l'INPS sta ritardando i pagamenti fermi oltretutto al mese di dicembre ed io salterò la rata corrente e chissà quante altre ancora, se fino al mese scorso sono riuscito a pagare è grazie al fatto che possedevo ancora dei fondi provenienti proprio dal prestito ma ora sono terminati ed io non so più come fare.
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