Reclamo N° 169363

Davide
13 Novembre 2019
Vorrei portare a conoscenza, e magari anche giustizia, visto che in altri ambiti non è stato così, di comportamenti scorretti, subiti da 2 importanti ISTITUTI BANCARI di livello nazionale. Il sottoscritto GUIDAZZI DAVIDE, titolare e amministratore unico della soc. Prima srl in liquidazione (al tempo dei fatti non lo era), gestiva dal 01/01/2014 un attività di vendita di abbigliamento in Rda. 1 Maggio 8/d in Cervia-Milano Marittima 48015 (RA), all’insegna “DAF37”. Premetto che l’azienda ben avviata, non aveva nessuna linea di credito aperta. Sapendo che il comune, nell’arco dell’anno 2017 avrebbe fatto grossi interventi alla viabilità del centro di Milano Marittima, rendendo difficile l’accesso, e in più la crisi del settore ormai consolidata, mi aveva spinto a richiedere c/o la banca con cui operavo, la Fil. Unipol di Cervia, e precisamente nella figura della responsabile Fabiola Scattolari, a richiedere , visti i nostri ricavi annuali di circa 600.000,00 euro, incassando 80/90 % con moneta elettronica , un apertura di conto su anticipo pos di circa 40.000,00 euro. Svolti in filiale i preliminari di routine, senza incontrare alcun problema, si aspettava la risposta definitiva dalla Direzione. Ma la risposta, non tanto dalla Direzione, ma da una mail della responsabile Scattolari, che allego, è stata agghiacciante. Chiaramente mi precipito in Filiale, e giustamente vengo da lei redarguito, perché non l’avessi da subito messa al corrente delle segnalazioni che riguardavano la mia società, e più precisamente di un conto acceso il 02/04/2014 ed estinto il 25/03/2016 rimasto sempre sconfinato, come da estratti conto che allego. Ed avere già ottenuto da altro Istituto apertura di credito pari a 30.000,00 euro. A questo punto la mia credibilità, in un mondo che si basa soprattutto alla sincerità e alla fiducia, non è scesa, è proprio spazzata via, con tutte le conseguenze del caso. Dopo un periodo difficile , con l’aiuto di uno psicoterapeuta e uso di farmaci, fortunatamente, anche perché il tutto era inverosimile, mi sono ripreso, e ho iniziato le mie personali indagini. Punto 1 Il conto aperto il 02/04/2014 e chiuso i 27/03/2016, alla mia società, rimasto sconfinato per tutto il periodo è stato acceso senza alcuna autorizzazione verbale ma soprattutto scritta, dal responsabile, al momento, del sig. SGUBBI SANDRO della filiale di CERVIA via G. DI Vittorio di UBI BANCA, alla quale non potendomi affidare ad un difensore, ho fatto ricorso all’ ABF, e allego tutta la documentazione. Punto 2 Ancora senza mia autorizzazione, è stata aperta, sempre alla mia società, una linea di credito, da parte della filiale UNICREDIT di Milano Marittima (RA), pari a 30.000,00 euro, allego la loro giustificazione. In poche parole ho dovuto mettere la mia società in liquidazione, abbandonando l’azienda, e al momento sono senza lavoro. Non so se riuscirò ad ottenere un risarcimento, ma vorrei almeno che la cosa fosse pubblica per non passare io come un imprenditore disonesto, quando invece i disonesti sono i due istituti bancari, che neanche chiedono scusa, e non pensano assolutamente di aiutare chi è in difficoltà. La ringrazio fin d’ora e sono disponile per qualsiasi chiarimento occorresse.
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