Reclamo N° 270644

A causa dell'esperienza (ancora in corso) pandemica, volevo essere rimborsata del costo sostenuto per l'acquisto di due biglietti per il concerto di Ultimo (data originaria: 6 giugno 2020; l'evento è stato spostato a sabato 11 giugno 2022). Non ho mai ricevuto nessuna e-mail/altro tipo di messaggio, dall'azienda, per segnalarmi entro quanto poter fare il rimborso. Ho scoperto che potevo farlo entro giugno 2021 (cosa che mi sembra assurda). Ho provato a contattare TicketOne in OGNI modo, anche rassegnandomi a chiamare al numero 892.101 (la cui chiamata è A PAGAMENTO: costo di €1 AL MINUTO ed è una chiamata che comunque non può superare i 12 minuti), ma il telefono neanche squilla (mi dà, direttamente: "Chiamata terminata", poco dopo aver "avviato" la chiamata). Ho iniziato a provare a vendere i due biglietti, pagati in totale 166€ (comprese le due prevendite e le commissioni di servizio), su ogni canale possibile (come eBay), anche Social (come Instagram e Facebook) e ho provato anche su FANSALE, ma: il numero del codice a barre di entrambi i biglietti NON COMPARIVA e non era scansionabile nemmeno attraverso il telefono, scansionando il codice a barre medesimo (preciso che i biglietti li ho comprati presso un rivenditore di Ticketone: ho ancora tutto, anche la ricevuta di pagamento effettuata con successo). Sono allora andata ad un'edicola per farmi scansionare entrambi i codici; ci sono riuscita, e nel momento in cui vado ad inserirli per effettuare la Vendita su Fansale, come da richiesta, SOLO UNO dei due codici viene preso. Ho precedentemente e fin da subito contattato TicketOne e Fansale attraverso i canali di assistenza al cliente, quindi tramite e-mail (visto che telefonicamente è impossibile e visto che l'unico ufficio di TicketOne, qui a Firenze esistente, è "momentaneamente chiuso", gli uffici sono chiusi) e ancora non sono stata contattata. Attualmente ho lasciato in vendita su Fansale UN solo biglietto, precisando, nella descrizione, che in realtà ne vendo due. Trovo sia inaccettabile un trattamento del genere, tutto volto a disincentivare e "violentare" il cliente nel: o dover andare al concerto, quand'anche impossibilitato, o comunque nel fargli perdere tutto questo tempo per niente.