Reclamo N° 167199

Oggetto: Assicurazione On line: pratica commerciale fraudolenta Sono Ferreri Franco e Vi scrivo in merito ad un assicurazione on line stipulata da me attraverso il sito Cliccasicuro by Simplesurance group in data 30 agosto 2018 (Numero di certificato: 100000585716 PIN del certificato: QY74U0) L’assicurazione riguarda il furto o il danneggiamento di un cellulare modello Samsung Note 8 del valore di 549,00 euro. Al momento delle stipula mi viene richiesto il codice del cellulare ed una volta inserito questo nel loro portale mi viene richiesto il pagamento della somma di euro 159,95, per la copertura di due anni per la protezione furto e daneggiamento. In data 15 ottobre 2019 a causa di una caduta il cellulare viene danneggiato i maniera irreparabile. Attivo la procedura di richiesta di risarcimento. La ditta a questo punto mi chiede ulteriore documentazione che non mi era stata chiesta in fase di stipula come la ricevuta di acquisto del prodotto. Le uniche ricevute in mio possesso sono l’ordine di Ebay e la ricevuta di pagamento di Pay pal. Faccio presente che nella maggior parte dei centri assistenza queste due ricevute vengono considerate valide per la garanzia cosi come si evince dal sito di Ebay. A questo punto la dita rifiuta di pagare il danno. Faccio presente all’azienda che se la ricevuta di acquisto era cosi indispensabili per la risoluzione del contratto avrebbero dovuto richiederla al momento della stipula non in fase successiva. Intravedo in questa procedura una pratica commerciale scorretta perché non si capisce a che titolo avrei versato la quota di 159,95 euro. Alla richiesta di restituzione della somma o della possibilità di ottenere un voucher dello stesso importo per poter assicurare un eventuale nuovo cellulare l’azienda mi ha risposto in maniera negativa. In allegato vi inserisco le mail ricevute e la ricevuta del contratto. Se pur comprendo che la ricevuta di acquisto possa avere una suo senso per procedere alla copertura assicurativa, ritengo che il modo in cui venga stipulato il contratto sia improntato sulla scarsa trasparenza ed induca il consumatore ad acquistare un prodotto di cui non potrà usufruire. Qualsiasi documentazione ritenuta fondamentale per la stipulazione del contratto andrebbe richiesta nella fase iniziale e non in fase successiva e ritengo di conseguenza di aver subito un dolo. Spero possiate evitare che aziende simili possano continuare a praticare pratiche commerciale non trasparenti e con il fatto che hanno la sede in altri paesi risultino difficilmente contattabili. Volevo sapere se potete aiutarmi a far valere i miei diritti e se si cosa devo fare. Vi ringrazio per l’attenzione Contatti Franco Ferreri, via Roma 88 Thiesi. Cellulate 3453850123