Reclamo N° 304069

Lucia
01 Agosto 2023
Sono stata vittima di truffa con un venditore(https://destinia.com/it/) che si appoggia a paypal la quale non ha fatto nulla per proteggere il proprio cliente. Incinta di 7 mesi e con una bambina di 5 anni ho prenotato un albergo il giorno 4 luglio 2023 sulla piattaforma Destinia.com pagando con paypal per le notti del 7 e 8 luglio un residence in zona Santa Domenica (Tropea) per n.4 persone. Dopo 5 ore di viaggio sono arrivata al residence all'orario indicato durante la prenotazione ma mi hanno lasciato per più di un ora sotto il sole senza che nessuno si degnasse di rispondermi. Dopo aver chiamato più volte al centralino dell'albergo si degnano di rispondermi e mi comunicano che mi avrebbero spostato in un altro albergo a 10 km di distanza in un altro paese ( Hotel Cannamele Resort, Parghelia ) e io sono stata costretta ad accettare perchè non mi avrebbero rimborsata e non avevo altro posto dove andare a dormire con la pancia contratta e dolente per la rabbia e la stanchezza e la bimba nervosa e stanca per il viaggio e per aver atteso sotto il sole per più di un ora. I gestori dell'albergo già sapevano che non avrebbero potuto ospitarci già al momento della prenotazione ma nessuno ha mai solo provato ad avvisarci. Arriviamo al cosidetto albergo dove ci avevano promesso una soluzione simile a quella prenotata e invece ci ritroviamo con un letto matrimoniale e due lettini di fortuna scomodi e con materassi inadeguati. Dalle stelle (appartamentino in residence con verandina) ad una comune stanza di albergo lontana dal luogo in cui volevo soggiornare viste le mie condizioni. In ultimo ci hanno costretti pagare una tassa di soggiorno che era segnalata sul sito con 0,50 cent a notte per persona a ben 3 euro a notte a persona, quindi ennesima sgradita sorpresa. Aperto reclamo con paypal il quale ha dato ragione al venditore, forse se per lo stress procuratomi avessi avuto problemi e complicazioni più serie di quelle avute per la mia gravidanza avrei avuto una considerazione in più. Paypal non tutela assolutamente i suoi clienti e permette soprusi da parte dei suoi venditori per approfittarsi delle povere persone incinte e con bambini di 5 anni al seguito senza che queste possano in qualche modo difendersi
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