Reclamo N° 303055

Gianluca
20 Luglio 2023
A Novembre 2021 mia madre ha regolarmente cessato la fornitura di energia elettrica con formale comunicazione scritta al fornitore, Gritti Energia. Ad Aprile 2023, dopo quasi due anni dalla cessazione del contratto, Gritti Energia emette una fattura riguardante “conguaglio energia attiva”. Tale fattura però non viene ricevuta nè da mia madre (che nel frattempo ha spostato la propria residenza in una RSA per problemi di salute), nè da me. A luglio 2023 ricevo messaggi SMS da parte di una società di recupero crediti incaricata da Gritti Energia che chiede il rimborso immediato della somma relativa alla fattura oltre alle spese di recupero crediti. Il servizio clienti di Gritti Energia mi comunica a questo punto che la fattura era stata recapitata esclusivamente ad un indirizzo mail non più attivo. La stessa società di recupero crediti non ha mai inviato alcuna comunicazione cartacea, ma solo SMS e mail all’indirizzo non più attivo. Sulla base di quanto sopra chiedo a chi rivolgermi per far capire innanzitutto se questi imporri fatturati a così tanta distanza sono corretti (il fornitore mi ha parlato di ricalcolo di componenti non fatturare durante il periodo di fornitura, senza mai darne preavviso) e soprattutto se l’iter di notifica di tale fattura, e seguenti solleciti, sia da ritenersi adeguato. Grazie.
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