Reclamo N° 177680

Gianfranco
07 Febbraio 2020
Buonasera, mi chiamo Gianfranco Billeci, e sono cliente ENI per la fornitura del Gas dall’anno 2002. Con la presente voglio testimoniare l’esperienza negativa avuta con la succitata società e con il relativo servizio clienti. Non starò ad elencare per filo e per segno tutta la mia vicenda ma a grandi linee voglio raccontarvi quanto segue: Nell’anno 2013 ricevevo una bolletta da circa 4.200 euro e successive bollette “pazze” con importi sballati da 3-4 mila euro. Nonostante le decine di telefonate, fax, e visite ai centri servizi Eni non ottenevo alcuna spiegazione sull’accaduto pertanto, mi mettevo a tavolino e confrontando tutte le bollette arrivate mi accorgevo che c’era stato un errore nella lettura del contatore e nell’assegnazione del numero di matricola ovvero il letturista incaricato da Eni aveva invertito il seriale del mio contatore con quello di mio padre a cui iniziavano ad arrivare ovviamente bellette impazzite, tra le tante una da 12.000 euro! Visto il passare dei mesi senza soluzione e senza la possibilità di pagare il dovuto mi trovavo costretto a rivolgermi ad uno studio legale il quale inviava numerose pec e fax sollecitando una rapida ricostruzione di quanto da me effettivamente dovuto in funzione dei consumi effettivi. Nel frattempo senza alcun motivo il gestore mi sostituiva il contatore con un altro di medesimo modello il che continuava a generare errori nelle fatturazioni. I mesi continuavano a passare e ricevevo addirittura telefonate da società di recupero crediti che rivendicavano un credito ceduto da Eni che avrei dovuto corrispondere loro… eventualità categoricamente smentita da Eni. Da vittima di un errore altrui, diventavo “Moroso” e pertanto mi veniva improvvisamente ed arbitrariamente sospesa la fornitura senza darmi alcun preavviso causando a tutta la mia famiglia (due figli minori di tenera età) momenti di grande stress e disagio data l’impossibilità di utilizzare riscaldamenti, fornelli e acqua calda nei mesi più freddi dell’anno. Finalmente dopo numerosi contatti e solleciti, nell’anno 2018 veniva riconosciuto e ammesso l’errore da parte di Eni come “Inversione matricolare” e ricalcolato l’importo da me dovuto in circa 4800 euro da erogare in un'unica soluzione. Nonostante il sollievo per una vicenda quasi risolta mi trovavo impossibilitato a pagare una cifra del genere in un'unica soluzione in quanto dipendente statale (Polizia di Stato) e unico lavoratore in famiglia pertanto chiedevo la rateizzazione del credito con una rata “Umana” considerando che la stessa si sarebbe sommata alla normale e insperata fatturazione bimestrale. La società Eni agli inizi del 2019 non ritenendo abbastanza valida la mia richiesta mi proponeva un piano di rientro di 12 rate da a fronte di un versamento anticipato da 615,00 euro a loro dire non rateizzabile. Ormai avvilito e speranzoso di uscire dal tunnel in cui mi trovavo, mi rassegnavo ed accettavo la proposta offerta, pertanto mi arrivavano a casa i bollettini che cominciavo a pagare con non poca difficoltà pensando che la situazione fosse in via di risoluzione… Nel frattempo la bolletta smetteva di arrivare ed ero costretto a inviare numerosi solleciti reclami per il ripristino della fatturazione, presagio di un nuovo problema… Nel maggio scorso mi veniva sostituito nuovamente il contatore e installato il nuovo modello “Elettronico” e dopo un mese si presentavano a casa i tecnici ITALGAS dicendo che c’era un anomalia, facevano la verifica e constatavano che era tutto regolare ma mi consigliavano di recarmi ad un centro Eni poiché la mia utenza risulta “sospesa per Morosità”. Mi recavo per l’ennesima volta presso un centro Eni e dopo aver verificato il regolare andamento dei pagamenti del piano di rientro l’operatrice mi faceva compilare l’ennesimo reclamo per la cancellazione dello stato di morosità e il ripristino della fatturazione. Per non finire qualche giorno dopo mi arriva una diffida legale per “insolvenza fattura” ove venivo invitato a saldare entro 20 giorni la fattura da 3115,88 euro ovvero la rimanenza del piano di rientro al netto delle 3 rate già regolarmente pagate. Chiamavo nuovamente il servizio clienti e mi veniva riferito che il piano di rientro era stato soppresso poiché risultavano 2 giorni di ritardo sul pagamento di una rata (scadenza sabato 11/05 pagata lunedì 13/05). Sconfitto ed Esausto per quella situazione ormai surreale decidevo di prendere un prestito in banca e saldare il debito dei 3115,88 euro per chiudere definitivamente la vicenda pertanto effettuavo il pagamento dell’intero importo. Posso concludere che ad oggi 07 Febbraio 2020, nonostante le numerose telefonate al servizio clienti e pec inviate ancora non mi è ancora arrivata la bolletta poiché la fatturazione è ferma a dicembre 2018, ciò vuol dire che arriverà, chissà quando, una bolletta astronomica che ENI pretenderà pagata in un'unica soluzione e la storia si ripeterà senza darmi alcuna possibilità di replica. Ora io mi chiedo… …è giusto che un Cliente, che ha sempre pagato regolarmente tutte le bollette, che a suo malgrado è stato vittima di un “inversione matricolare” causata dall’incompetenza di un incaricato e da un susseguirsi di errori, venga dichiarato “Moroso” e passare un calvario del genere? …è giusto che lo stesso Cliente è costretto a spendere più di 2000 euro di avvocato solo per sollecitare l’azienda affinché faccia i giusti conteggi e la giusta fatturazione? …è giusto che al Cliente in pieno inverno venga interrotta l’erogazione del gas senza preavviso lasciando 2 bambini piccoli senza riscaldamenti? …è giusto infine che il piano di rientro che stavo regolarmente pagando, per due giorni di ritardo sul pagamento (dico 2) sia stato SOPPRESSO senza appello alcuno quando il tutto è stato generato da ripetuti errori del gestore? Con questa lettera, che non può trasmettere tutto lo stress e le preoccupazioni familiari che questa vicenda sta generando da ANNI, e lo stato di disagio per un onesto cittadino che improvvisamente e ingiustamente risulta “Moroso”, voglio sottolineare il fatto che un cliente vittima di alcuni errori altrui non ha la possibilità di “parlare con qualcuno” e deve accontentarsi di parlare con i vari Call Center, raramente all’altezza, ed esporre il problema che loro trascriveranno come segnalazione… ecco questa credo che sia la cosa più snervante…aspettare impotenti che qualcosa miracolosamente si sblocchi. Distinti saluti.
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