Reclamo N° 78061

Sergio
28 Dicembre 2017
Dal 01/09/2017 sono passato da Illumia SpA a Sinergy: ambedue hanno fatturato partendo da dati stimati in 6.148 kWh per tale data. La lettura dati del distributore Areti ha verificato 5.753 kWh di effettivo consumo il 04/12/2017. Illumia SpA come bolletta di chiusura della fornitura ha ingiunto il pagamento di 89 euro che ho dovuto effettuare entro il 20/12/2017. Sinergy ha emesso bollette per 40 euro per 180 kWh stimati per il mese di settembre, che ho contestata per e-mail e per raccomandata a/r ed è rimasta insoluta, di 25 euro per ottobre che ho pagato, e reclama altri 60 euro per novembre come saldo stimando consumi di 189 kWh e 180 kWh per i mesi di ottobre e di novembre. Tutte e due le società non tengono conto della lettura effettuata dal distributore, lettura avvenuta due mesi dopo che l'ho richiesta e realizzata fortunosamente in quanto il letturista non mi aveva avvertito, però ci siamo casualmente incontrati mentre stava uscendo dallo stabile ! I contratti e i contatti sono avvenuti on-line e telefonicamente. Io ho comunicato mensilmente le letture reali, ho inviato reclami per e-mail e in un caso anche per raccomandata a/r, e recentemente sto provando una procedura di conciliazione attraverso l'Autorità per la tutela del consumatore, per quanto riguarda Illumia SpA. L' Autorità - che mi impedisce di partecipare ad altre forme di difesa o di class action - ha fissato un incontro on-line per il prossimo 03/01/2018. Io cerco un modo da recuperare gli 89 euro versati indebitamente ad Illumia SpA - e di tutelarmi da Sinergy per le fatturazioni passate e future. Le Aziende mi hanno risposto in modo insoddisfacente. Mi pare di essere obbligato a pagare somme indebite, che recuperare sia piuttosto difficoltoso, e comunque il sistema tutela assai più gli interessi delle Aziende, che possono incamerare e trattenere ingenti somme, con una sorta di complicità da parte della Società distributrice che ha il monopolio su Roma della stima dei consumi e li esagera volutamente, senza dover seguire un criterio come i consumi reali precedenti. Nessuno di loro, Aziende e Distributori, pare debba giustificare il proprio operato e sia esposto a possibili sanzioni, sembra, in una sorta di mercato selvaggio dove ha la meglio il più forte e privo di scrupoli. Ho cambiato vari fornitori di energia, i problemi sono identici. Si tratta di un bene di prima necessità, che riguarda la vita di milioni di persone e di famiglie! Ultimamente ho letto che verranno aumentate le spese fisse, per incentivare i consumi. Mi pare anti-ecologico e diseducativo, contrario a tutti coloro che hanno a cuore le sorti del pianeta in cui viviamo... forse che lo Stato così incamererà più tasse?
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