Reclamo N° 74372

Antonello
01 Dicembre 2017
Ho un locale commerciale in Pitigliano (GR) Piazza Garibaldi nr. 107, in pieno centro storico, ove esiste già un impianto idrico perfettamente funzionante. 1. Il misuratore in precedenza istallato è stato rimosso nel 2014 da Acquedotto del Fiora a seguito di disdetta del precedente locatario ed ultimo titolare della fornitura. Per la riattivazione dell'utenza ora il gestore idrico pretende la realizzazione di una nicchia esterna ove posizionare il misuratore o, in subordnie, l'istallazione di una valvola di intercettazione su suolo pubblico per gestire eventuali morosità. 2. L’immobile de quo è ubicato in pieno centro storico ed è contiguo all’acquedotto mediceo, importante opera storico-monumentale del IV Secolo D.C. ed il Comune di Pitigliano ha già espresso un parere preliminare contrario alla realizzazione della nicchia sulla facciata esterna, con nota che Vi allego; 3. Chi scrive non ha la proprietà esclusiva della facciata a carico della quale si chiede di realizzare la nicchia, per la quale gli altri condomini hanno già espresso esplicito diniego, trattandosi di facciata di importante palazzo storico peraltro di recente rifacimento. 4. Tutti i condomini proprietari di abitazioni e locali commerciali sono concessionari di contratti di fornitura idrica con misuratori istallati all’interno delle rispettive proprietà e non esistono pertanto altre nicchie private sulla facciata; 5. Anche l’immobile di mia proprietà è dotato di impianto realizzato in epoche pregresse con nicchia predisposta all’interno. L’istallazione del misuratore all’esterno della proprietà avrebbe in ogni caso un costo inutilmente esoso poiché all’importo richiesto per le spese di istallazione, che comprenderebbero lavori anche interni di interecettazione e deviazione dei tubi, andrebbero aggiunte anche le spese di progettazione e realizzazione della nicchia. Ciò appare anche un’ evidente violazione della Carta del Servizio Idrico Integrato dove, nella parte 2.2.1. contempla l’uguaglianza e la parità di trattamento degli utenti a parità di condizioni impiantistico-funzionali; La valvola di intercettazione asseritamente prevista dall’art. 5 del regolamento del servizio idrico integrato, dovrebbe servire ad assicurare ad Acquedotto del Fiora l’interruzione del servizio di fornitura in caso di eventuale morosità. La richiesta appare: 1. Ingiustificata e pretestuosa considerato che l’immobile, non destinato ad uso abitativo, è dotato di un unico servizio igienico di base ed i consumi idrici sono trascurabili. Sull’esercizio di fornitura dal 25 luglio 2007 al 29 marzo 2012 che mi riguarda, oltre a non essersi mai verificate morosità, sono stati fatturati consumi idrici per appena 414,53 €, al netto anche di due rimborsi per fatturazioni esuberanti. Ne consegue che appare assolutamente improbabile il verificarsi di morosità sull’utenza ; 2. Inaderente alla Carta del Servizio Idrico Integrato, che alla sez. I° art. 2.1 recita:” . “Deve essere garantita la parità di trattamento degli utenti, a parità di condizioni impiantistico-funzionali, nell’ambito di tutto il territorio di competenza.” Trattandosi nel mio caso di immobile ubicato in pieno centro storico, le condizioni impiantistico - funzionali sono esattamente quelle di tutti gli altri immobili con le stesse caratteristiche urbane, gli impianti sono stati realizzati in epoche remote e, nella maggior parte dei casi come nel caso di specie, sono inadeguate ed inadeguabili alle pretese di Acquedotto del Fiora. Come penserebbe di risolvere Acquedotto del Fiora il problema dell’adeguamento di tutte le utenze nel territorio di competenza con le stesse condizioni impiantistico – funzionali? Invadendo il pubblico suolo ed i marciapiedi di pozzetti e valvole? 3. Inaderente anche all’invocato art. 5 del Regolamento del Servizio Idrico Integrato che recita: “ Nei casi in cui la collocazione del misuratore al limite della proprietà pubblica, a giudizio del Gestore, non risultasse tecnicamente possibile, si dovrà installare, a spese del Cliente, una valvola di intercettazione posta all’interno di adeguato vano di alloggiamento, da realizzarsi al limite della proprietà pubblica”. La mancata riattivazione dell’utenza idrica causa un rilevante danno economico allo scrivente, poiché il locale privo di acqua, non può essere restituito alla sua naturale destinazione commerciale. E’ per questi motivi che se la posizione di Acquedotto del Fiora dovesse persistere, dovrò valutare iniziative, anche di carattere giudiziario, contro la Società. Chiedo vostra valutazione del caso. Grazie
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