Reclamo N° 177286
Teresa
05 Febbraio 2020
Buongiorno, con la presente scrivo per riepilogare un attimo la situazione e ricercare una soluzione bonaria. In gennaio 2019 mia moglie ha richiesto l'acquisto di questo armadio perché, all'epoca, essendo in dolce attesa e non avendo a dispozione una cameretta avevamo bisogno di un armadio per l'abbigliamento. Da subito il prodotto si è presentato difettoso, come testimonia il contatto avvenuto per richiedere al venditore il reso. Lo stesso, senza fornire risposta scritta, ha contattato telefonicamente mia moglie, all'epoca turbata e in tensione per il parto imminente, sostenendo che non fosse necessario coinvolgere amazon e che avrebbe fatto un simbolico rimborso di 20€.
Tutto questo, all'epoca, senza aver montato l'armadio ma essendomi accorto, io come marito, che il prodotto era asimettrico, già a occhio nudo.
Tutto è passato in cavalleria. Alla nascita della bambina (fine marzo) si è provveduto al montaggio e il prodotto è risultato peggiore di quanto saggiato in prima battuta. Tuttavia, vista la necessità, si è provveduto al montaggio contattando persona esperta che ha subito paventato il difetto del prodotto.
Qualche giorno fa una delle cerniere ha ceduto (visto che i fori sono asimetrici e i pannelli non compatibili senza forzature) ed è finita su mia moglie. Questo non solo comporta grave danno per la natura del problema che si è presentato, ma rappresenta un grave pericolo sia per mia moglie ma anche, in maggior entità, per mia figlia che inizia a muovere i primi passi.
Riassumendo: il reso fu richiesto contattando il venditore che ha "incantato" mia moglie, suo tempo con il pensiero costante al parto, chiedendole di NON coinvolgere AMAZON e promettendo un fittizio e inutile rimborso di 20€. Oggi, il venditore si rifiuta di effettuare il reso del prodotto sostenendo che sono trascorsi 12 mesi. Ma tale circostanza è impropria perché suo tempo fu fatta presente l'anomalia e i difetti del prodotto e mia moglie, in rappresentanza della serietà di AMAZON che ha veicolato la vendita, si è FIDATA del venditore. A oggi la questione è semplice: si vuole accettare il reso del prodotto provvedendo a soluzione bonaria o si ritiene necessario procedere per vie legali? Non è solo questione economica ma, soprattutto, morale. Il prodotto è difettoso e rappresenta un pericolo soprattutto se in presenza di bambini.
Va da sè che si richiede, NUOVAMENTE, l'intervento di AMAZON perché sebbene sono trascorsi i termini, risulta il contatto al VENDITORE entro i 30 giorni il quale, pare non abbia rispettato le procedure non fornendo risposta scritta e non proponendo il RESO. Questo lede la fiducia del cliente nei confronti di AMAZON come azienda. Mia moglie è seriamente intenzionata a eliminare l'account e proporre lo stesos a familiari, amici e colleghi di lavoro per evitare loro di incappare in un disagio simile a questo.
Per Kplick, chiaramente in caso di mancato accoglimento del reclamo si dovrà fornire necensione per mettere in GUARDIA i possibili clienti dall'acquisto del prodotto ed evidenziando il comportamento del venditore oltre alle ulteriori conseguenze che tuttavia verranno discusse in sede legale.
Certo di comprensione da entrambe le parti, si porgono vive cordialità in attesa di ulteriori sviluppi.
Cordiali saluti
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