Reclamo N° 139990
Veronica
13 Febbraio 2019
Gentile Sig./Sig.ra,
Ho recentemente acquistato un paio di calzature (stivaletti) nel punto vendita Pollini di Venezia. Le scarpe in questione si sono rotte sul tallone destro dopo un singolo utilizzo di circa mezz'ora. Dopo essere tornata in negozio mi hanno proposto o di scegliere qualcos'altro in negozio o di aspettare e vedere se riuscivano a trovare lo stesso modello per farmelo poi arrivare. Non essendo interessata a nient'altro ho aspettato la sostituzione. Inizialmente gli addetti alla vendita si sono scusati dicendomi che era evidente che il tessuto che li ricopriva era stato cucito troppo sul bordo e che quindi non dovevo temere che potesse succedere nuovamente.
Per scrupolo ho deciso di indossare il secondo paio per un tratto molto breve (neanche 20 minuti), e infatti come temevo è successa la medesima cosa, anzi peggio. Si sono rotti sul tallone sia destro che sinistro (sempre sulla cucitura), e sul sinistro pure davanti (lungo la cucitura).
Ho deciso di scrivere direttamente all'azienda sperando di ottenere un'assistenza più completa. Dopo aver allegato anche foto dei vari difetti mi hanno detto, in maniera piuttosto sgarbata, che non era un difetto della calzatura ma era colpa della "calzata troppo asciutta" per citarli testualmente. La cosa risulta assurda in quanto ero indecisa fra due misure e ho scelto la più grande per maggiore comodità ed è stato poi l'addetto stesso a consigliarmi di mettere una soletta visto che calzava leggermente ampia. Mi sono poi recata in negozio e ho richiesto il rimborso, come previsto in questi casi, ma gli addetti alla vendita mi hanno detto che non era possibile, che l'azienda non autorizzava il rimborso perché secondo loro non era un difetto di produzione. Prima di ricevere la risposta via email dal servizio clienti l'azienda aveva contattato il negozio a Venezia e si erano accordati fra di loro prima di rispondermi, il che lo trovo alquanto assurdo. Mi hanno poi detto che mi avrebbero chiamato il giorno seguente per informarmi sul da farsi.
La chiamata è stata al limite dell'assurdo, infatti mi hanno ribadito che non potevano rimborsarmi, che la colpa in pratica era mia, e che avrebbero mandato all'azienda gli stivaletti per farli analizzare da un tecnico. Inoltre volevano fare una foto per comparare la mia calzata con quella di una loro modella. Come alternative mi hanno proposto un cambio oppure un buono, ma io non sono interessata a nessuna di queste soluzioni. E ho espresso loro chiaramente la mia volontà di recedere dal contratto, e quindi ottenere il rimborso immediato. Ci terrei a sottolineare che non si tratta di calzature economiche, il prezzo iniziale era 335€, pagate in saldo 168€.
Ho già mandato una raccomandata A/R sia all'azienda che al negozio in questione, dove riportavo anche l'articolo 130 dei diritti del consumatore.
Vorrei anche aggiungere che non hanno più risposto alla mia ultima e-mail.
Spero possiate aiutarmi
In attesa di una Vostra cortese risposta
Cordiali saluti
Veronica Schroen
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