Paolo
04 Luglio 2019
Ho acquistato un MacBook Pro 15” nel luglio del 2017 con una spesa superiore ai 2200€.
A novembre il primo problema: una cassa scoppiata.
Il computer viene spedito in riparazione dove la scheda madre con tutto il top case viene sostituito in garanzia. Questo vuol dire aver sostituito circa il 70% del prodotto.
Ad aprile lo stesso problema si presenta.
Computer spedito nuovamente in riparazione. Viene sostituita nuovamente scheda madre e top case, questa volta viene sostituito pure lo schermo per cause non ben descritte.
In meno di 24 ore lo stesso schermo presenta un difetto molto evidente. Portato all’apple store per la 3 volta a questo punto lo schermo viene sostituito nuovamente.
Questo succedeva ad inizio luglio 2018, momento in cui dieci o di prolungare la garanzia Apple con il piano Apple care per altri 2 anni.
Tutto procede bene fino ad aprile 2019 quando il computer inizia a scoppiettare. Un rumore sordo, con tanto di vibrazione della scocca inizia a provenire , ogni circa 2 minuti, da sotto la tastiera. In ogni sessione di lavoro e in diverse condizioni e luoghi.
Porto nuovamente, per la quarta volta, il computer all’apple store di Mestre. Documento il problema con un video e mi chiedono di lasciare il dispositivo per ulteriori controlli. Lo lascio il 25 Giugno 2019, richiedendo che a questo punto mi venga fornita una sostituzione completa del prodotto.
Vengo contattato il 3 luglio e vengo informato che non sono riusciti a riprodurre il problema è che di conseguenza non sono in grado di riparare il prodotto in questione.
Ogni visita all’apple store richiede 2 ore di macchina con pedaggio autostradale dal posto in cui vivo, e un ulteriore viaggio nel caso io debba lasciare il prodotto in riparazione. Ore di tempo perso e giorni senza computer sono estremamente importanti da considerare.
Sto considerando azioni legali e vorrei sapere quali sono i miei e i loro diritti e doveri in una situazione del genere.
Il livello di stress e preoccupazione iniziano ad essere elevati e voglio capire cosa fare.
Grazie,
Paolo Camerin
