Giovanni antonio
30 Aprile 2020
Il 17/07/2016 ho ordinato una cucina presso che mi è stata consegnata qualche mese dopo. Sono stati riscontrati tutta una serie di difetti evidenti a cui il venditore bene o male ha riparato. Purtroppo già da allora, l'impressione della poca professionailtà dei montatori era apparsa evidente anche ad occhio non esperto come il mio.
Ora però, dopo circa 3 anni e mezzo, il piano cottura ad induzione si è bruciato. Ho chiamato l'assistenza ufficiale che ha provveduto a rimuovere il vecchio piano distruggendolo a loro dire a causa degli errori di montaggio palesi (io ero presente e meglio di così non credo che avesse potuto fare nel rimuoverlo). Il tecnico ha riscontrato che il foro praticato nel piano di lavoro è errato per la corretta installazione del piano cottura (dovrebbe essere circa 56x49 e risulta essere 69x49). Questo errore nell'apertura, ha necessitato l'utilizzo di squadrette da mobili per poter garantire un minimo di fissaggio e di siliconare il piano (che a detta dell'installatore è una procedura assolutamente da non fare).
Ora vorrei sapere, se dopo tre anni e mezzo, visto che il difetto del piano di lavoro era assolutamente occulto (alla fine in qualche modo l'avevano fissato...) e che questo non permette di acquistarne un altro e installarlo a regola d'arte, il venditore deve rispondere per il danno, risarcendomi o fornendomi un nuovo piano di lavoro (la sola parte errata) con le dimensioni corrette.
Ringrazio dell'attenzione. Spero che la risposta possa essere utile a tutti.
