Reclamo N° 154904

Dario giuseppe
29 Giugno 2019
In data 14/05/2019 ho acquistato online 2 lampadari a sospensione, modello Pinecone di FontanaArte (con gabbia cromo, diffusore trasparente, dimensioni diametro 50x52). L’acquisto è stato fatto sul sito online del negozio «IDÀ Interni d'Autore» (Lungomare Trieste, 72 - Via S.Giovanni Bosco, 22 - 84100 Salerno) e il pagamento effettuato tramite PAYPAL (per un importo pari a € 1.026,00). Il 15/05/2019 sono stato contattato dal negozio «IDÀ Interni d'Autore» (Sig.ra Ilenia) e mi è stato comunicato, prima telefonicamente e successivamente anche via mail, che a causa di un errore il prezzo indicato non era corretto e avrei dovuto corrispondere ulteriori € 700,00 da pagare a mezzo bonifico (per un totale quindi di € 1.726,00). Il 16/05/2019 ho provveduto quindi ad effettuare il bonifico di ulteriori € 700,00 a favore di «IDÀ SRL» (C.F./P.IVA 04602140651). Le 2 unità (lampadari a sospensione, modello Pinecone di FontanaArte, con gabbia cromo, diffusore trasparente, dimensioni diametro 50x52) sono state consegnate presso la mia abitazione in data 06/06/2019 alle ore 11:29, tramite corriere Bartolini (N. spedizione: 078000237106). I pacchi sono stati trasportati nell’abitazione, aperti e controllati per integrità esterna ed interna: ad un osservazione ad occhio fatta dal sottoscritto e dall’architetto presente, non sono state rilevati apparenti danni alle due unità. In data 26/06/2019, sono venuti gli operai per il montaggio dei lampadari. Fino a tale data le scatole di imballaggio con i lampadari all’interno sono state conservate in una stanza e mai spostate. Per poter montare uno dei due lampadari, il sottoscritto, in presenza dell’architetto, estraeva dalla sua scatola il lampadario ancora sigillato nel suo involucro di plastica trasparente, afferrando lo stesso con le due mani poste su ambo i lati e sollevandolo, mentre l’architetto reggeva i cavi e la placca cablati/legati alla scocca in vetro e acciaio costituente il corpo del lampadario (stessa procedura effettuata per il montaggio del primo lampadario). Anche in questa fase, una volta estratto dalla scatola ed ancora nelle mie mani, il lampadario sembrava integro. Per poterlo reggere più comodamente, il sottoscritto, mantenendo la presa, ruotava quindi il lampadario di 90 gradi, in modo tale da non avere più le mani sul fianco sinistro e destro del corpo in acciaio e vetro, ma sopra e sotto lo stesso. Non appena ruotata la presa, il sottoscritto sentiva uno scricchiolio lì dove era posizionata la mano al di sotto del lampadario e subito dopo si verificava il cedere del vetro ed il suo frammentarsi in numerosi pezzi (che fortunatamente non cadevano a terra, ma si raccoglievano all’interno del l’involucro di plastica in cui il lampadario era ancora avvolto). Sempre in data in 26/06/2019, comunicavo quindi tempestivamente al negozio «IDÁ Srl», prima telefonicamente poi anche tramite mail, la rottura del lampadario avvenuta per un possibile difetto occulto non identificabile ad occhio. La risposta, solo telefonica, ricevuta da «IDÁ Srl» è stata che: erano passati più di 8 giorni dalla consegna del corriere quindi non ci si poteva rivalere sull’assicurazione del trasportatore (nell’ipotesi che il microdanno non visibile ad occhio fosse stato causato durante il trasporto con il corriere), che quindi avrei dovuto contattare direttamente l’Azienda Produttrice (FONTANAARTE S.P.A. - ALZAIA TRIESTE, 49 - 20094 CORSICO (MI), ITALIA - REG. IMPR. / CF / P. IVA IT 09632850963 - REA/CCIAA MILANO 2103126 AEE Wee reg. Nr. IT6120000009612). Mi fu dato quindi il contatto telefonico dell’agente di zona: Vittorio Minnucci 335437631. Contattato il Dr. Minucci e atteso che questi discutesse la pratica presso l’Azienda che rappresenta (FONTANAARTE S.P.A.), ricevevo dunque in data 29/06/2019 una telefonata dallo stesso che mi riferiva che l’Azienda non avrebbe risposto alla mia richiesta di sostituzione, in quanto il vizio non era dimostrabile essere preesistente. La mia domanda è quindi: possibile che, pur essendosi rotto tra le mie mani un articolo, ad occhio, apparentemente integro, il sottoscritto in quanto consumatore non sia tutelato da una garanzia che qualsiasi produttore dovrebbe fornire su eventuali difetti di fabbricazione e vizi occulti (soprattutto su prodotti fabbricati a mano come quello oggetto della presente missiva)? Confido in un vostro aiuto nel comprendere, nei termini di legge, quali sono i miei diritti di consumatore e quali doveri ha invece l’Azienda produttrice. Cordiali saluti, Dario Giuseppe Lombardi
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