Fabrizio
28 Marzo 2019
La scorsa Domenica dopo che per la seconda volta sono rimasto a piedi a causa della batteria in oggetto, mi sono recato presso la filiale BENNET di Pieve di Soligo (con tanto di scontrino fiscale di acquisto da PRIVATO) per chiedere come mi dovevo comportare per la sostituzione, la reception mi ha chiamato l’addetto il quale dopo la mia spiegazione è dovuto assentarsi per un attimo per chiedere ad un suo responsabile cosa doveva farmi fare.
Dopo la consultazione, mi ha detto che dovevo portargli la batteria dell’auto che sarebbe stata sostituita, a questo punto sono ritornato a casa ho tolto la batteria sicuro del fatto che mi sarebbe stata sostituita, era Domenica, avrei risolto il problema senza perdere tempo durante la settimana.
Arrivo in negozio con la batteria mi presento alla reception, arriva di nuovo l’addetto iniziano le pratiche e il sistema non gli permette di proseguire, l’addetto chiede consulto al suo responsabile e si assenta di nuovo, arriva e mi dice che non può sostituirmi la batteria perchè
sono trascorsi 6 mesi dall’acquisto e quindi devo farmi fare una perizia da un elettrauto dove dichiara che la batteria non funziona.
Rimango Sbalordito dal fatto che 20 minuti prima, mie era stata paventata la sostituzione immediata (tanto da farmi togliere la batteria e portarla immediatamente in negozio) e che ora dovevo anche spendere dei soldi per la perizia che su successiva informazione ho saputo costare 31 euro +iva quasi 38 euro su un valore della batteria di € 74,99.
Ho chiesto all’addetto di poter parlare con il responsabile che glia ha dato le disposizioni visto che non mi va di essere preso in giro in modo così palese, soprattutto per sapere come mai è stato così superficiale da dirmi di portarla che sarebbe stata sostituita.
Dopo alcuni minuti arriva il responsabile che mi ribadisce in modo sgarbato quanto detto dall’addetto, quasi seccato per averlo fatto intervenire, gli ho chiesto il suo nome e la sua qualifica e mi ha risposto “non glielo dico non so neanche chi sia Lei” quando aveva tutti i dati dalla scheda cliente, gli ho fatto presente che mi sarei informato e che mi sarei fatto risentire, allorché con fare “cafone” mi dice faccia quello che vuole.
