Marco
03 Marzo 2020
Salve, ho acquistato a Luglio 2020 un paio di scarpe NeroGiardini in un negozio di Napoli. A dicembre contattato l azienda produttrice per un difetto delle suddette che bucava i calzini (si era strappata la fodera interna ad entrambe). Mi contattavano per sapere se avessi avuto modo di andare dal rivenditore o avrei preferito spedirle, considerato la distanza di circa 200 km dal negozio optavo per la spedizione, a cui seguiva la sostituzione con un paio identico e nuovo che ahimè, ripresentava lo STESSO difetto dopo alcuni giorni. Ricontattavo per cercare una soluzione bonaria, rispedivo le scarpe fallate chiedendo il rimborso dell intero importo o un buono del 50% del prezzo pagato da spendere in un negozio che vendesse NeroGiardini e avrei fatto riparare io le scarpe. La risposta è stata negativa per quanto riguarda le mie richieste e mi chiedevano di scegliere un altro paio da un catalogo inviato da loro da cui non riuscivo a scegliere alcuna scarpa secondo i miei gusti, tranne una che non mi piaceva del tutto. Proposta alla azienda di inviare quel paio di cui mi sarei “accontentato” a patti della restituzione del paio originario fallato che avrei fatto riparare dal mio calzolaio a mie spese. Niente, se avessi accettato il nuovo (che non mi piaceva del tutto) avrebbero cestinato le mie, per loro irreparabili. Quindi, perché avrei dovuto scegliere un paio di scarpe non del tutto esaustive per i miei gusti? È giusta una cosa del genere?
