Rosa
09 Gennaio 2020
Salve volevo il vostro aiuto per capire come comportarmi visto che alcuni venditori si approfittano dell'ignoranza dei consumatori sui loro diritti per girare tutto a loro convenienza. Il 20 dicembre mia madre ha acquistato presso un negozio privato locale una stufa a gas, quelle con le rotelle che si usano per scaldarsi. La stufa è stata da noi azionata alcuni giorni dopo ma questa fin da subito è risultata difettosa, non si voleva accendere in nessun modo, poi è uscita la fiammella, ma non manteneva, solo tenendo premuto l apposito tasto per tipo 15 minuti si è accesa ma se ci passavi per caso vicino la fiammella si spegneva e di conseguenza la stufa. Dopo altri tentativi non l abbiamo più usata visto che era palese il difetto. Fatto sta che dopo le feste, il 9 gennaio ci siamo recati dal venditore al quale abbiamo esposto il problema e lui molto scocciato ci ha risposto che dovevamo andare entro 7 giorni. Ha provato la stufa ed ha attestato il malfunzionamento. Poi voleva la garanzia, quando dalla stufa è uscito solo un foglietto in cui parla in 2 righi di garanzia r per il resto delle iatruzioni. Noi comunque avevamo lo scontrino. Ma lui insisteva che voleva la garanzia. Comunque poi ci voleva mandare all assistenza clienti in un altro paese,noi insistendo ci siamo rifiutati visto che i soldi li abbiamo dati a lui. Allora trattandoci malissimo ha preso il nostro scontrino, lo ha attaccato alla stufa e ha detto che la mandava ad aggiustare lui. Senza specificarci tempi o altro? È normale tutto quello che ha detto e ha fatto? Come dovremmo comportarci, ho timore che nel migliore dei casi questa stufa ci sia ridata dopo mesi e mesi quando non ci servirà più visto il calare del freddo. Come possiamo e dobbiamo tutelarci, quello che fa più rabbia sono stati i modi pessimi e maleducati, e la sensazione di sentirsi forte perché il cliente è ignaro dei suoi eventuali diritti.
