Reclamo N° 297230
Vittorio
30 Aprile 2023
Ero titolare di linea fissa TIM TUTTO VOCE ed, essendo passato ad altro gestore, in data 30/12/2022, alle ore 13:34, ho inviato raccomandata di recesso tramite POSTE ITALIANE, come si evince dalla ricevuta e che dimostra che da TIM è stata ritirata il 5/01/2023.
Questa era stata l'UNICA modalità consigliata dal CENTRO TELEFONIA di Bergamo, via XX settembre 51 che, alla domanda se fosse possibile dare disdetta tramite PEC, ci ha risposto che non era possibile, perchè l'unica forma era quella della raccomandata postale. Né è stato possibile rintracciare un qualsiasi riferimento sul sito. In seguito, grazie all'aiuto di un'amica che aveva avuto problemi analoghi, sono entrato in possesso di un indirizzo pec a cui in data odierna ho inviato il medesimo reclamo.
Già un comportamento simile la dice lunga sulla serietà di un'Azienda!
Non avendo avuto risposta alcuna, e continuando a ricevere regolari bollette, ho telefonato al call center, che ha rintracciato la ricevuta e mi ha confermato che avrebbe provveduto "dalla data del ricevimento", entro 30 gg., come da norme di legge.
Invece ho continuato a ricevere per 5 mesi ancora le bollette, l'ultima è arrivata per posta (quella di maggio), mentre dal sito - prontamente disattivato - non sono riuscito ad estrapolare la penultima, quella di aprile 2023, che comunque risulta pagata.
Chiedo pertanto che TIM mi restituisca la somma delle bollette NON DOVUTE, in quanto non può essere il cliente responsabile della disorganizzazione delle aziende nel ricevimento della posta!
La mancata restituzione si configurerebbe come una fraudolenta gestione a danno esclusivo del cliente.
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