Reclamo N° 211927

Annalisa
08 Ottobre 2020
La sottoscritta Annalisa Seidita in data 24 settembre u.s. ho acquistato presso Euronics Bruno, via Pietro NENNI, 6127, Palermo, un cellulare iPhone 11 Pro Max. Dopo aver testato, in maniera alquanto limitata, ovvero solamente con le funzioni che sono pre-impostate, nell’ambiente delimitato e limitante dello spazio commerciale, la limitazione dei dispositivi di sicurezza applicati e senza la ben che minima consulenza da parte del personale preposto allo spazio dedicato ai Vostri prodotti APPLE, procedo all’acquisto di un iPhone 11 Pro Max di colore SPACE GRAY con capacità di 256 GB, indicato in bolla con denominazione IPHMAX256PVO, per un valore di €uro 1.459,90, della relativa cover in silicone di colore PINK, indicata in bolla MWYY2ZM/A, per un valore di uro di €uro 45,90, della copertura display in vetro triplo strato di marca PURO, con denominazione in bolla 12PURO, per un valore di €uro 24,91, del servizio di applicazione di questa, servito dallo stesso punto vendita, denominato in bolla SDGIPHONEX65, costo del servizio € 16,90, per un ammontare complessivo di € 1547,61 (si allega copia della commessa e dello scontrino fiscale). Il personale all’atto della vendita e compilazione della bolla, esponeva esclusivamente quanto era possibile acquistare di compatibile al prodotto in oggetto, senza fare alcun accenno a quelle che erano le condizioni di vendita, ovvero reso, garanzia, servizi o qualsivoglia altro dettaglio attinente al post vendita. Terminata la compilazione della bolla, mi reco alla cassa per completare la transazione economica, che veniva effettuata con una dilazione in 6 rate con un servizio fornito dalla società finanziaria AGOS Ducato S.p.A., per l’importo di € 1.500,00, mentre per la differenza contabile di € 47,61 con pagamento POS-BANCOMAT. Ultimata la transazione e tornata al desk del reparto informatica, ho ritirato il prodotto ma senza l’applicazione della copertura protettiva in vetro, poiché il tempo impiegato per la consegna, di circa 20 minuti, aveva eroso il mio tempo disponibile. Il personale si impegnava ad effettuare tale installazione nella mattina successiva. Una volta che il dispositivo era prontamente configurato, pronta a scoprirne le potenzialità e cura, che tale azienda riserva ai suoi prodotti esclusivi, mi scontravo con una amara ed inconciliabile difficoltà, tale dispositivo non era minimamente compatibile con le mie consuetudini e con gli standard attesi da tale smartphone. La mattina successiva, ad apertura, chiamo in negozio per sapere cosa fare per un reso o meglio, una sostituzione. Mi viene risposto che non era possibile fare nulla di quanto chiedessi e mi aspettasi. Molto scocciata, non approfondisco e mi rassegno nel perdere del denaro. Una conoscente, che lavora attualmente presso uno store su scala nazione di elettronica, diverso da Euronics, mi sprona a recarmi in negozio e chiedere un reso, e così faccio, nel pomeriggio di venerdì 25 settembre. Ho il piacere di parlare con almeno 4 o 5 persone contemporaneamente che rispondo, alla richiesta di reso o cambio con: 1. "Se potessimo lo faremmo ma Apple non vuole/non è la politica di Apple/Apple non fa resi/Apple non ci autorizza”; 2. “Cosa me ne faccio del suo telefono?”; 3. “Lei, aprendo la confezione, ha perso il diritto di reso”; 4. “Lei configurando l'apparecchio ha perso il diritto di reso”; 5. “Se le facciamo un reso o un cambio, siamo noi a rimetterci i soldi e dovere pagare di tasca nostra. Si metta nei nostri panni”.  Mi calo nei panni dei signori, prendo il cellulare e torno a casa. Nelle ore successive scopro che, peccando di ingenuità ho perso una buona occasione per parlare con il responsabile commerciale del negozio. Il giorno seguente, 26 settembre, quindi, mi reco nuovamente in negozio, alle ore 13,00, circa, e attendo di parlare con il responsabile commerciale per riferirgli quanto accaduto. Passa accanto a me uno dei signori (il più basso di statura del gruppo), che il giorno prima mi aveva dato tutte le informazioni di cui sopra e dopo poco si presenta il signor “Fabio”, che successivamente si qualifica come responsabile del reparto telefonia, che afferma: "Signora, non ha bisogno di parlare con il direttore, venga, parliamo da un'altra parte". Nuovamente scocciata, seguo il signor “Fabio” che mi rende edotta sulla politica aziendale dei resi, politica della quale il collega che mi ha venduto il cellulare non mi ha esplicato. Mi aveva però messa al corrente dell'assicurazione Apple o di altri prodotti che avrei potuto acquistare in corredo al mio nuovo smartphone. Il signor “Fabio”, che mi ha spronata a parlare con lui e non con il responsabile commerciale dello Store, continua a ripetere che sarebbe dovuta essere mia premura leggere il sito aziendale e mi invita a seguirlo al desk del reparto telefonia per farmi leggere i termini e le condizioni di Euronics. Affermo che sarebbe dovuto essere il suo collega, al momento dell'acquisto, a rendermi informata e non ricevo alcuna risposta se non "è la nostra politica aziendale". Il responsabile commerciale era ancora impegnato, lascio quindi lo store. Ora alla luce di quanto emerso la scrivente, conscia che la tutela del consumo previsto dal D.Lgs. 206/2005 non preveda alcuna forma di tutela nelle vendite concluse all’interno di un negozio fisico, lasciando una vacatio legis, nella quale ogni azienda sopperisce con proprie diverse linee d’azione, dettate da ragioni aziendali, nei riguardi dei consumatori, ma la disomogeneità è abissale. Altre esercizi commerciali di catena, rivenditori ufficiali del brand APPLE e gli stessi APPLE Store offrono un servizio di reso, EURONICS no. Adesso la mia richiesta a Voi, oggi ho una smartphone acquistato €uro 1459,90, con diversi accessori, spento, inutilizzato, perché del tutto incompatibile con le proprie esigenze. Benché non abbia apprezzato la totale assenza di consulenza, assenza che il signor “Fabio” ha ammesso sarebbe dovuta esserci, benché non abbia apprezzato tutto quello che è successo e la mole di tempo che mi ha sottratto, il cellulare iPhone 11 pro max non fa a caso mio. Dal 2009 uso dispositivi Apple tra iPad, iPod touch, MacBook Air e iMac con grandissima soddisfazione e sarò ancora cliente dell'azienda Apple non che sua fedele consumatrice, tuttavia iPhone non fa a caso mio. È nella sua scatola dal 25 settembre, spento, non utilizzato, non voluto e ora sono io a chiedere: cosa me ne faccio?  Venderlo privatamente, perdendo così una considerevolissima somma? Mi chiedo inoltre quanti degli acquirenti della EURONICS siano resi edotti delle condizioni di vendita e post, non trattandosi di sito istituzionale ma aziendale. La mia richiesta è dettata da una condizione di fatto, non di diritto. Rimetto a Voi le considerazioni e le deduzioni. Resto in attesa di una Vostra risposta ed anticipatamente ringrazio. In fede Annalisa Seidita
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