Reclamo N° 115204

Luca
27 Agosto 2018
Salve, in data 19/02/2018 è deceduto mio padre, la banca una volta informata ha bloccato il conto. Mio padre avendo due case da gestire più la casa in cui abitava in affitto aveva molte domiciliazioni, tra enel, fastweb ecc. Tra i servizi che aveva attivato c'era anche quello della compagnia Eolo (simile a Linkem, con sede in Lombardia, per internet senza rete fissa). Noi eredi ci siamo subito attivati per avvertire i vari servizi attivi (luce, gas, acqua, internet ecc), questo di Eolo non ne sapevamo l'esistenza, sull' estratto conto della banca non l'abbiamo notato e quindi non li abbiamo contattati (comunque era successo che per un utenza, siccome non era avvenuto il pagamento tramite domiciliazione bancaria, aveva inviato per lettera a casa la comunicazione, quindi avevamo pensato che nel caso ci fossimo dimenticati di qualche servizio sarebbe avvenuto così anche per gli altri). Ad Aprile la banca ci avverte che era stata fatta richiesta di 346,10 euro sul conto di mio padre da parte di un servizio che però stavolta ci viene detto Eolo. Contattiamo quindi la compagnia e ci viene spiegato che il loro contratto funziona in questo modo: se l'utente non paga l'ultima fattura (in questo caso quella di mio padre di marzo, poichè il conto era bloccato) dopo 30 giorni il contratto viene automaticamente disattivato dovendo però pagare costi di disattivazione/recesso (non chiaro, i costi per disattivazione normale sono di 122 euro) di 346,10 euro. Inoltre una volta che gli abbiamo ribadito la situazione, e il perchè non è stata pagata l'ultima fattura, ci è stato allora proposto che se avessimo provveduto ad una nuova attivazione a nostro nome, non ci sarebbero stati addebitati i 346,10 euro. Questo servizio non ci interessa a noi eredi e anche fosse non vogliamo avere altri rapporti con questa compagnia che si è comportata a dir poco male, inoltre nessun altro servizio ha agito in questo modo, anzi sono stati comprensivi della situazione e non sono stati addebitati alcuni costi aggiuntivi per ritardi nei pagamenti oltre i costi delle normali bollette. Ad oggi (27/08/2018) non abbiamo accesso alla mail di nostro padre, dove questa compagnia dice di inviare le comunicazioni, anche se ad aprile dopo averli contattati abbiamo lasciato i nostri dati (c.f., mail, cellulare) senza però essere mai stati contattati; in più sempre oggi ci sono state dette le solite cose, di pagare i 346,10 euro o attivare un nuovo contratto (idem per un ticket che avevamo aperto sul loro sito). Vorrei un parere legale, se una compagnia può agire in questo modo. Grazie.
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