Reclamo N° 47109

Marco
09 Aprile 2017
Buona sera, ho una figlia che frequenta il primo anno di medicina a Udine e una moglie che insegna all’Università di Udine e in Inghilterra. Nell’ultimo mese sono state vittime di due veri FURTI da parte delle Ferrovie dello Stato. Come saprete, chi ne aveva il potere ha avuto la bella pensata di rendere obbligatorio il giorno e l’orario per i biglietti del treno, particolarmente per quelli acquistati online (che oltre a costare meno a chi gestisce il servizio, evitano il contatto con addetti poco motivati e a volte tutt’altro che simpatici nei confronti dei clienti!.... quando poi si trovano gli sportelli aperti….! Domenica scorsa ho acquistato a mia figlia un biglietto di andata Pordenone-Udine per il treno delle 07:17 di lunedì 03/09/2017 e d ritorno Udine-Pordenone per le 13:07 del venerdì 07/09/2017. Il caso ha voluto che il docente avesse un impegno e congedasse gli studenti in anticipo, per cui mia figlia ha preso il treno da Udine delle 12:30 o giù di lì. Il controllore ha rilevato il diverso orario e le ha fatto comprare un nuovo biglietto, facendole perdere l’importo già pagato! (stesso importo, pagato 2 volte!!!) Poco più di un mese fa, invece, mia moglie si è sentita male poco prima di partire per Udine e quando, il giorno dopo si è presentata in biglietteria facendo notare di non aver usufruito del biglietto pagato, le è stato risposto che doveva richiedere la variazione il giorno prima! Chiaramente, tutti sanno in anticipo quando staranno male! Io ritengo in entrambi i casi di aver subito un vero furto da parte dello sTATO (scritto appositamente con la “s” minuscola!) Probabilmente I signori a Roma hanno avuto la bella pensata: “se uno che acquista un biglietto d’aereo: prenota giorno e ora, facciamo altrettanto col treno”…. Peccato che qui parliamo di treni “Regionali” che devono essere paragonati agli autobus o alle metropolitane e non agli aerei! Fino all’anno scorso noi compravamo un certo numero di biglietti di andata e un certo numero di ritorno, da utilizzare (obliterare) alla bisogna. Esattamente come facciamo coi biglietti per gli autobus. Mai una sola volta abbiamo utilizzato i mezzi pubblici senza il biglietto! Ribadisco che la nuova procedura escogitata da Trenitalia, Ferrovie dello Stato o come altro si chiami, non sia altro che un metodo fraudolento per incassare un certo numero di biglietti inutilizzati o pretendere il doppio pagamento di biglietti già acquistati o, peggio ancora, emettere sanzioni per errata procedura. Spero vivamente che Unione Consumatori si batta per combattere questa lampante ingiustizia che si abbatte su chi per necessità o per scelta ecologica, usa il treno invece dell’auto, e non lasci cadere nel nulla questa denuncia. La semplice eliminazione di data e orario per il biglietti per cui non può essere richiesta la prenotazione obbligatoria, risolverebbe il problema senza alcun costo per Trenitalia, in caso contrari dovrebbero garantire: il posto a sedere, il riscaldamento d’inverno e l’aria condizionata d’estate….. tutte cose che non succedono quasi mai. Distinti saluti.
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