Reclamo N° 324599

Fiammetta
26 Marzo 2024
Buongiorno, dal 29 febbraio al 7 marzo 2024 siamo stati in Egitto, sul Mar Rosso, presso il Wadi Lahmy Azur Resort, dopo aver acquistato il pacchetto con Eden Viaggi tramite la nostra agenzia (La Viaggeria - Tortona AL). Il mattino seguente il nostro arrivo l'assistente Eden convoca noi e gli altri arrivati per una riunione in cui spiegarci tutti i dettagli della vacanza. A parte il dirci che c'era bel tempo e faceva caldo, avendo trovato un'ottima settimana, passa subito a descriverci le escursioni da venderci. Le descrive meravigliosamente. Noi scegliamo tre escursioni: quella a Sharm El Luli, quella alle isole Hamata e quella a Sataya per nuotare coi delfini, che, secondo l'assistente, "si vedono al 100%". Noi saremmo ripartiti giovedì 7 marzo e le escursioni erano rispettivamente il 4, 5 e 6 marzo. L'assistente ci fa pagare con il pos e solo dopo il pagamento ci consegna le ricevute, sulle quali compaiono i termini di cancellazione da parte del cliente (sempre con penali), mentre per chi organizza non vigeva alcun obbligo nei nostri confronti. Inoltre, scopriamo lì che le escursioni erano organizzate da altri, perché il nostro assistente non ne parla assolutamente prima. Noi pensavamo di pagare a Eden. Ormai, comunque, avevamo pagato. La domenica (3 marzo), dopo pranzo, scrivo all'assistente per chiedere se Sharm El Luli fosse confermata, il quale mi conferma tutto. Il mio dubbio era sorto per via di un po' di vento, ma noi, come tutti gli altri, eravamo in spiaggia e facevamo normalmente il bagno. La sera, alle 20:30, però, mi scrive un messaggio in cui dice che l'escursione era stata annullata, senza dare motivazioni. Il giorno dopo, in spiaggia, scopriamo che tutti gli iscritti sarebbero voluti andare e che nessuno aveva disdetto. Un altro assistente si fa sfuggire che era stata annullata e rimandata a mercoledì 6 marzo (giorno in cui noi avevamo Sataya) perché la domenica sera erano arrivati nuovi turisti che volevano fare l'escursione, ma non il giorno seguente. Così, per ottimizzare, hanno deciso di rimandare e mettere tutti il mercoledì, peccato che noi non potessimo. E così un'escursione a cui tenevamo tanto non l'abbiamo potuta fare. Al che, però, pretendo che mi vengano garantite le altre due, altrimenti avrei chiesto l'annullamento e mi sarei affidata al centro diving. L'assistente mi risponde dicendo che il diving voleva fregarmi, di fidarmi di loro. Il 5 marzo andiamo in porto per l'escursione ad Hamata, saliamo sulla barca e aspettiamo più di un'ora prima di partire, con tanto di "capitano" che urlava come un selvaggio e sputava catarro continuamente. Non ci lamentiamo, siamo pur sempre in Egitto. Arriviamo all'isola dopo tutti, con questo che sembrava sbagliare rotta (infatti le altre barche, che continuavano a superarci, facevano un'altra traiettoria). Arriviamo, come dicevo, tardi, quando tutte le altre barche erano già lì da un pezzo. Al rientro, però, all'entrata del porto, non so cosa succede (forse l'elica della barca rimane impigliata in una cima) e non si riesce ad arrivare al molo. Dopo quasi un'ora ci vengono a prendere con un gommone sgangherato e ci fanno scendere da una scaletta tutta arrugginita e scivolosa, senza alcuna sicurezza, tanto che una signora rischia di scivolare e la prendono al volo. Ma il peggio arriva il giorno dopo, con l'escursione per Sataya in cui avremmo dovuto nuotare coi delfini. Il centro diving nel nostro resort partiva alle 5:30 del mattino, noi alle 7:40. Arriviamo in porto, saliamo sulla barca e la nostra guida Eden (eravamo con altri due ragazzi italiani) inizia a trovare scuse per cui continuavamo a restare fermi nel porto, tra cui quella che stavamo aspettando il permesso dal porto. Nel mentre, però, continuava ad arrivare gente. Stavamo palesemente aspettando che arrivasse altra gente in ritardo. Quando lo faccio presente la guida mi guarda, non mi risponde e cambia discorso, pensando di intrattenerci con delle lezioni di arabo. Dopo quasi un'ora e mezza partiamo. Chiediamo alla nostra guida se poteva chiedere a chi ci avrebbe portati in acqua se noi potevamo essere autonomi rispetto al gruppo (cosa che ci era stata consentita durante l'escursione del giorno prima) essendo esperti. La guida ci guarda e non risponde. Lo richiediamo, stessa scena. Così va mio marito a chiedere al diretto interessato. Dopo due ore e mezza di navigazione arriviamo presso la laguna di Sataya (7km quadrati), dove erano già presenti numerose barche con tanto di gommoni che andavano ovunque. La nostra barca fa un pezzetto nella laguna e subito decreta che i delfini non ci fossero. Al che io mi lamento subito con la nostra guida dicendo che non potevano certo esserci visto che siamo arrivati a mezzogiorno, quando tutte le altre barche erano già lì da tanto. Era logico che i delfini fossero andati via. Nuovamente mi guarda, si gira e se ne va, manco una risposta. Ancorano la barca in due metri d'acqua e ci dicono che avremmo aspettato lì i delfini, che se fossero arrivati sarebbero per forza passati da lì. Come no, una laguna di 7 km quadrati e i delfini sarebbero per forza passati da lì. Ci portano a fare uno snorkeling di neanche 40 minuti in questa laguna. Risaliamo e becchiamo i due cuochi in cucina che si stavano picchiando ferocemente, con tanto di urla. La guida dello snorkeling corre a separarli. Noi tutti attoniti. Mangiamo (male) e ci ripropongono lo snorkeling, nello stesso punto! Neanche il buon gusto di cambiare punto! Ci lamentiamo con la nostra guida, che, ancora una volta, se ne frega. Ripartiamo e nuovamente proviamo a formulare una lamentela, riceviamo una risposta dalla nostra guida "no, non è così" e se ne va. Arrivati in porto scendiamo e il fotografo dell'escursione, con il quale non avevamo scambiato mezza parola, viene da noi e ci chiede: "siete italiani?" e noi: "sì". Lui ci risponde in malo modo "ah, mafia mafia". Mio marito si arrabbia, era tutto il giorno che ci prendevano in giro facendoci fare un'escursione senza senso, al che gli risponde di non permettersi, che noi eravamo già stati presi in giro abbastanza. Questo continua a schernire, finché mio marito non gli dice che lui è un poliziotto, allora questo se ne va. Chiamiamo la nostra guida lamentandoci e dicendole di intervenire. La reazione? Si mette a ridere e non fa nulla (come sempre). Alla sera, in resort, troviamo l'assistente a cui raccontiamo tutto. Ci conferma che non avremmo dovuto restare fermi in porto ad aspettare, che non abbiamo aspettato il permesso del porto e che il giorno seguente avrebbe fatto tutte le verifiche e ci avrebbe fatto sapere. Noi il giorno seguente partivamo alle 6 del mattino, quindi scrivo a questo assistente verso l'ora di pranzo, una volta giunti in aeroporto. Questo mi risponde che non aveva ancora novità, ma che mi avrebbe fatto sapere. Mai più avuto notizie. Arrivati in Italia chiamo subito la nostra agenzia, che mi risponde di scrivere per email il mio reclamo, che lo avrebbero girato a Eden. Ah, la sera prima avevo anche fatto numerose storie su Instagram taggando Eden, che mi risponde il giorno seguente dicendo che aveva girato il mio reclamo all'ufficio competente. Il venerdì (8 marzo), alle 9:30 avevo già mandato il reclamo all'agenzia. Sono riuscita ad avere risposta solo ieri, dove mi si dice che non abbiamo diritto ad alcun rimborso perché non abbiamo fatto reclami in loco e tempestivamente e perché le escursioni non le organizzano loro. Le escursioni ci sono state vendute da un loro assistente, che non ci ha spiegato nulla e ci ha fatto pagare con un pos. In più noi ci siamo lamentati fin da subito e ho pure le chat Whatsapp. Trovo questa situazione davvero inammissibile. E' possibile fare qualcosa?
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