Reclamo N° 62443

Buongiorno la segnalazione riguarda i pesanti disagi conseguenti ad un soggiorno presso l'area di sosta camper Baia Cea (http://www.baiacea.it/) In data 24/07/20017 ho bonificato l'importo di euro 130,00 per prenotare una piazzola per 5 notti. Tuttavia il nostro soggiorno è stato ridotto a 3 notti. Ciò per i pesanti disservizi subiti e la pessima gestione dell’area che con la presente vado ad elencare. Al nostro arrivo, siamo stati ricevuti da un ragazzo che, suo malgrado, non parlava e capiva correttamente italiano. Per tale ragione non ha saputo né trascrivere il numero di targa del nostro camper, né capire che avevamo una piazzola prenotato, né verificare che effettivamente avevamo prenotato. Per fortuna e caso c’era una piazzola disponibile, dove ci posizioniamo scoprendo così la colonnina della corrente. Essa non era rispondente a nessuna norma di Legge, dotata di improvvisati sdoppiatori o triplicatori e incapace di distribuire correttamente elettricità. Anche ai camper vicini, ovviamente, più volte spesso manca la corrente (mandando a male il contenuto del frigorifero del camper). I bagni sono sporchi e precari ma, cosa gravissima, l’acqua non è potabile e nessuno ce ne ha avvertiti. Per tale ragione mio figlio, mia moglie ed io abbiamo avuto seri problemi gastrointestinali con ripetuti conati di vomito e diarrea. Pur avendo usato l’acqua solo per lavare stoviglie e preparare la pasta (evidentemente senza farla bollire a 100 gradi) i risultati sono stati pesantissimi. E, ribadisco, la cosa gravissima è che non siamo stati avvertiti. Altro lato scandaloso era la raccolta (se così si può definire) dei rifiuti. Essa era impossibile poiché il locale spazzatura chiuso a chiave e accessibile solo dopo mille peripezie, stracolmo e malaedorante: una discarica a cielo aperto. Decidiamo quindi di partire prima, chiedendo quanto meno il rimborso delle notti non godute. Ci viene risposto che ciò era possibile solo se avessimo pagato in contanti. Avendo pagato con bonifico no, non si poteva; bisognava scrivere una mail a per farci rifondere i soldi. Ciò in totale sfregio di qualunque norma di buonsenso e Legge. Inviamo la mail e ci viene risposto che se vogliamo, possiamo fare causa, se no, nulla è dovuto.