Reclamo N° 74406

Emanuela
02 Dicembre 2017
Buongiorno, sono un'abbonata annuale Trenord sulla tratta S7 Milano-Molteno-Lecco. Mensilmente, Trenord pubblica mensilmente la lista delle tratte per le quali è richiedibile il bonus mensile per ritardi accumulati nel mese precedente. Segnalo come, pur esistendo una procedura di rimborso, risulti nella sostanza pressoché impossibile ottenere il bonus. La una politica di rimborso infatti risulta di complessità tale da disincentivare la richiesta da parte dell'abbonato annuale, e rendere comunque in buona parte inefficace anche quella dell'abbonato mensile, che a prima vista sembra semplificata in quanto "automatica". Alla voce Bonus Regionale "http://www.trenord.it/it/assistenza/bonus-regionale/bonus-regionale.aspx" infatti si spiega che - per l'abbonato annuale la richiesta si può presentare tra il terzo e il quinto mese successivo a quello del ritardo (il che implica fino a dodici richieste singole, presentate mese su mese), esclusivamente attraverso richiesta su modulo cartaceo corredato di abbonamento originale (che l'abbonato ha con sé per definizione e non può certo lasciare allo sportello), da presentare allo sportello fisico, per ottenere fino a un valore massimo del 10% del valore dell'abbonamento - per l'abbonato mensile il bonus è erogato in modalità "automatica", sempre dopo il terzo mese da quello cui il ritardo è riferito, attraverso l'acquisto del nuovo abbonamento, che sarà addebitato con prezzo già scontato, a condizione di acquistarlo presso i circuiti di pagamento indicati. Ora: un abbonamento annuale può vale 400-500 euro in media. In sostanza si sta dicendo che per richiedere un rimborso fino a circa 40-50 euro in un anno si deve seguire fino a 12 volte in un anno una procedura di consegna a mano presso sportello Trenord (coda, in orario tipico del pendolare: 15-30 minuti), ricordandosi, di mese in mese, di verificare preliminarmente le condizioni di erogazione del bonus, che fa riferimento a tre-cinque mesi prima. A mio parere si tratta di una situazione inutilmente vessatoria nei confronti del pendolare, che difficilmente ai ritardi dei treni intende investire mensilmente aggiungere mezzora del suo prezioso tempo per richiedere un bonus di 4 euro / mese. Non è nemmeno credibile la procedura nel momento in cui richiede la consegna dell'abbonamento in originale. Inoltre, segnalo che il riscontro (nel mio caso: diniego) da parte di trenord arriva circa due mesi dopo la richiesta. Tra l'altro, per il caso di rimborso mensile, il rimborso è erogato sotto forma di sconto su acquisto di altro abbonamento (tre mesi dopo), abbattendo quindi l'esigenza di rimborso per Trenord per tutti gli abbonamenti non rinnovati o comunque sospesi, ad esempio nel caso del mese di estivo o di dicembre, in cui per molti abbonati a cavallo delle ferie risulta più conveniente saltare l'abbonamento del mese. Tutta la procedura di rimborso dovrebbe essere per il possibile automatizzata, in modalità di default molto semplice: chiedendo all'atto dell'abbonamento i riferimenti di un IBAN o di una carta di credito per il possibile rimborso. La procedura partirebbe a fronte di esito positivo della presenza di un abbonamento attivo nel mese di riferimento (anche se, annuale o mensile che sia, è non rinnovato nel momento della richiesta di rimborso) e di un riferimento funzionante per il riaccredito. In caso di esito negativo rispetto al metodo di pagamento (es.: carta di credito scaduta, IBAN modificato, etc) potrebbe partire, sempre automaticamente, un'email di notifica di errato esito della procedura di rimborso, con richiesta di contattare Trenord al contact center per la modifica del riferimento. Inoltre, a livello di tempi, anziché avvenire da 3 a 5 mesi dopo, potrebbe essere realizzata nel mese immediatamente successivo al ritardo, quando è pubblicata la lista delle linee alle quali il rimborso si può applicare. Ad oggi in sostanza, il mancato rimborso, reso molto complesso per l'utente, risulta in un finanziamento per Trenord da parte dei pendolari che già subiscono i ritardi. Allo stesso modo, anche nel caso di rimborsi effettuati, la medesima condizione di richiesta "tra il terzo e il quinto mese" successivo risulta alla pari un finanziamento, in quanto, al netto di inefficienze di processo interne a Trenord, non sembra ragionevole la condizione stessa, tanto più per gli abbonamenti non rinnovati nel mese in cui il bonus è erogato.
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