Reclamo N° 108106

Laura
15 Luglio 2018
Gentilissimo sportello consumatori, si tratta della mia rinuncia e richiesta di avere indietro l'assegno, relativo alla stagione balneare presso i bagni Barbadoro di Savona. Il 5 luglio ho concordato con la proprietaria dei bagni un posto in cabina collettiva e un lettino a riva, per la rimanente stagione, pagando in anticipo e in un’unica soluzione tutto il dovuto di 270 euro. Non mi è stata fatta ricevuta fiscale, ma due appunti sul biglietto da visita dei bagni. Era giovedì, mi è stata assegnata la cabina, dove ho riposto una borsa, ma non mi sono fermata. Il venerdì 6 luglio sono passata e intendevo fare la doccia calda, ma la signora in quel momento non disponeva di gettoni, così me ne sono andata senza nemmeno scendere in spiaggia. Il sabato 7 luglio, verso le 14, ho pagato 10 euro di gettoni per la doccia e per la prima volta, sono scesa in spiaggia. Il bagnino mi ha detto che non c'erano più lettini. Mi sono stupita che dopo due giorni non mi fosse ancora stato assegnato il lettino con il mio nome. Ho atteso e ne è stato trovato uno vecchio, di fortuna, sul quale è stato messo il mio nome. Erano circa le 14 del pomeriggio ed ero scesa per riposarmi, poichè per le apnee notturne, certificate anche dalla ASL, non avevo dormito. Mai più immaginavo che, non solo i bambini della colonia estiva ospitati quotidianamente in questi bagni facessero un chiasso infernale proprio a riva ma che i loro istruttori avessero impiantato un megafono che faceva tamburi e musica rock assordante, a circa un metro e mezzo dalle mie orecchie. Ho lasciato il mio lettino che è stato prontamente dato ad una turista che ne aveva appena fatto richiesta, sono salita, ho restituito i gettoni ed ho gentilmente spiegato alla signora che per me questi bagni non andavano bene, a causa del mio bisogno (patologico, documentabile) di riposo. Era il compleanno della proprietaria che mi ha detto gentilmente di ripassare l'indomani per ritirare il mio assegno. Non sono passata subito perchè ho avuto l’ influenza, ma ero tranquilla e fiduciosa della parola della signora, anche perchè non avevo ancora usufruito del servizio e ci erano stati ritardi e inadempienze della direzione stessa. Oggi, domenica 15 luglio, la signora mi dice che avendomi fatto la ricevuta (menzogna), mi deve trattenere il 30% e che avendo io usufruito del lettino per almeno 5 giorni ci sarebbero altre 50 euro da pagare. Quindi disponibile a darmi indietro i soldi ma decurtati. Sull'uso del lettino ho urlato e ricordato che non avevo usufruito di nessun servizio avendo restituito chiave e gettoni dopo i primi 15' in cui mi era stato assegnato un lettino di risulta. Non avevo con me il biglietto da visita (che ora ho) e anche quando ho chiesto di mostrarmi la mia ricevuta, è arrivata la figlia a fare la voce grossa, dicendo che nessuno rimborsa i soldi , che devo stare zitta, che anche se non ci fosse ricevuta mi è già andata bene così. Il mio assegno non l'ho visto, nè intero, nè stracciato. Mi sono stati dati in contanti 199 euro, corrispondenti ai 270 decurtati del 30% e ai 10 euro da me pagati a parte per i gettoni. Sono rimasta veramente male per le false attribuzioni, oltre che per aver pagato 81 euro, dopo due giorni dall'assegno e dopo solo 15 minuti di utilizzo del servizio. Vorrei conoscere la normativa e sapere se questa richiesta era legittima, al di là del fatto che non mi è stata data nessuna ricevuta fiscale. Grazie. Laura Bonica
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