Reclamo N° 100650

Filippo
24 Maggio 2018
il giorno 12 marzo 2018 acquistavo un biglietto Lufthansa di andata e ritorno da Bogotà (Colombia) a Milano Malpensa (Italia), via Francoforte sul Meno (Germania), con partenza il giorno 11 aprile 2018 e ritorno il giorno 8 maggio 2018, codice di prenotazione NG2D7P. Il giorno 11 aprile u.s., imbarcatomi sul volo LH543, con partenza da Bogotà alle ore 20:55 ed arrivo previsto a Francoforte alle ore 15:55 del giorno successivo, sperimentavo, insieme agli altri passeggeri, forti vuoti d'aria e perdite considerevoli di quota dovute, a dire del comandante, al mancato funzionamento del radar di bordo. Tale fatto, accaduto subito dopo il decollo dell'aereo, rendeva assai sgradevole il resto del viaggio. Ad ogni modo, giunti in prossimità dell'aeroporto di Francoforte, ormai in fase di atterraggio ed a venti minuti dalla destinazione, il comandante annunciava che, a causa di mancanza di carburante dovuto - a suo dire - da un calcolo erroneo del carburante necessario a raggiungere la destinazione, venivamo dirottati su un aeroporto più vicino al fine di fare rifornimento e continuare, quindi, il viaggio verso la nostra destinazione. Venivamo costretti, pertanto, ad atterraggio di emergenza presso l'aeroporto di Colonia, distante in linea d'aria solo 152 km dall'aeroporto di Francoforte. Il fatto che l'aereo non avesse carburante sufficiente per una tratta di venti minuti circa, ma solo per una di quindici, dimostra una preoccupante disattenzione da parte della compagnia che avrebbe potuto risolversi in un disastro. Ad ogni modo, l'aereo finalmente arrivava a destinazione con due ore di ritardo, non permettendomi di prendere la coincidenza per Milano Malpensa, volo LH254 con partenza prevista alle ore 16:55 del 12 aprile 2018 ed arrivo alle ore 18:05. Come se non bastasse, oltre allo spavento, al considerevole ritardo ed al disguido a me personalmente causato, alla mia famiglia giungeva una comunicazione di emergenza da parte di Lufthansa informandoli, senza ulteriori precisazioni, che l'aereo era stato "dirottato". Tanto i miei genitori, persone anziane, quanto mia moglie, cercavano con ogni mezzo (sia attraverso il loro servizio clienti che contattando direttamente gli aeroporti) ad ottenere informazioni più precise, senza potere, per circa tre ore, ottenere nessun genere di dettaglio, se non che l'aereo non risultava più presente sui radar dopo aver richiesto un atterraggio di emergenza a Londra. Il sottoscritto, una volta giunto all'aeroporto di Francoforte, richiedeva al personale Lufthansa di poter effettuare una chiamata per avvertire i propri familiari di essere vivo. Mi veniva invece risposto che tale richiesta non poteva essere in alcun modo accontentata, contrariamente a quanto previsto dalle "Condizioni generali di trasporto per passeggeri e bagaglio", pubblicate da Deutsche Lufthansa Aktiengesellschaft Customer Service Management, che all'art. 9 rubricato "Diritto ad Assistenza", comma 2 che recita "Inoltre, il passeggero ha diritto ad effettuare a titolo gratuito due chiamate telefoniche o messaggi via telex, fax o posta elettronica". Mi veniva, invece, offerto un buono da Euro 10 per l'acquisto di un pasto, insufficiente a coprire l'acquisto anche di un panino e di una bottiglietta d'acqua. Ad ogni modo, mi veniva offerto un posto sul volo LH304, al posto della connessione da me perduta a colpa del ritardo accumulato dall'aereo, con partenza da Francoforte alle ore 21:10 ed arrivo a Torino (non più quindi a Malpensa, con notevoli disguidi per il ritorno a casa) alle ore 22:20. Il volo atterrava a Torino alle ore 22:40, circa 4 ore e 35 minuti dopo l'arrivo originariamente previsto! È bene notare che in caso di ritardo prolungato dovuto alla compagnia, secondo la normativa europea ed italiana, il passeggero ha diritto a ricevere un rimborso, che non può essere in alcun caso oggetto di restrizione o rinuncia per cause di clausole derogatorie o restrittive del contratto di trasporto. La normativa europea, inoltre, si applica a tutti i "passeggeri in partenza da un aeroporto situato in un paese terzo a destinazione di un aeroporto situato nel territorio di uno Stato membro soggetto alle disposizioni del trattato" (art. 3 del regolamento UE No. 261/2004). In particolare, il regolamento UE No. 261/2004 prevede, agli art. 6 rubricato "Ritardo" e 7 rubricato "Diritto a compensazione pecuniaria", che il passeggero debba ricevere una compensazione pecuniaria pari ad Euro 600 per tutte le tratte aeree superiori a 3.500 km (come, ad esempio, nel caso di tratta aerea tra Bogotà e Francoforte, pari a circa 9.000 km). In data 7 maggio u.s. sporgevo reclamo alla compagnia aerea, per mezzo di una comunicazione email indirizzata a [email protected], nella quale indicavo quanto sopra descritto e richiedevo, pertanto, rimborso del biglietto. La compagnia rispondeva in data 16 maggio u.s. dichiarando che "Il motivo della cancellazione del volo sono state le avverse condizioni atmosferiche", contrariamente a quanto effettivamente accaduto ed al solo scopo di evitare alla compagnia di dover effettuare un rimborso, essendo il ritardo dovuto a forza maggiore. A tale comunicazione rispondevo immediatamente, per contestarne integralmente il contenuto e dichiarando che contrariamente a quanto da Lufthansa affermato, il mio viaggio di andata non veniva cancellato per "le avverse condizioni atmosferiche" ma veniva fatto atterrare d'emergenza in quanto non provvisto del carburante sufficiente a raggiungere la destinazione, fatto imputabile esclusivamente alla compagnia aerea. Altresì dichiaravo che quanto affermato era contrario sia a quanto vissuto dai passeggeri sia a quanto dalla stessa compagnia affermato per mezzo del capitano e del personale di volo e dell'aeroporto. Tale comunicazione non riceveva, nonostante i solleciti inviati, alcun riscontro da parte della compagnia aerea.
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