Reclamo N° 82297

Inoltro lettera inviata al tour operator "Avventure nel Mondo", ancora senza risposta. Avventure Nel Mondo Viaggio 4123 TOKYO e OLTRE 24.12.2017-02.01.2018 Coord. Angela Cara Spett.le Viaggi Avventure nel Mondo, con la presente i partecipanti del viaggio suindicato intendono lamentare alcuni disagi sofferti durante il viaggio, in particolare a causa di una coordinatrice da Voi assegnata, del tutto inadeguata e priva di qualsivoglia capacità organizzativa e di gestione di imprevisti ed emergenze. Come ben specificato nel decalogo dell’Agenzia, a tutti noto, il coordinatore non è un capogruppo responsabile, bensì un partecipante alla stessa stregua degli altri. Tuttavia, se l’Agenzia prevede l’assegnazione di un coordinatore, ciò deve pur avere una qualche utilità per il gruppo, altrimenti uguale sarebbe riunire gli iscritti e viaggiare da soli, senza l’incombenza di assicurare a taluno la gratuità in cambio di nulla. Sebbene, dunque, il coordinatore sia privo di ogni responsabilità (cosa peraltro piuttosto singolare ma evidentemente frutto di una precisa scelta del Tour Operator in tal senso e dunque inopinabile) si ritiene che comunque debba essere un soggetto con un minimo spirito organizzativo e di gestione delle situazioni difficili, che possa quantomeno coadiuvare il gruppo, non certo creare disordine e maggiori tensioni. Inoltre, si presume che il coordinatore si documenti adeguatamente sul viaggio da affrontare, posto che peraltro è l’unico dei partecipanti ad avere la disponibilità delle recensioni dei gruppi precedenti. Nel caso di specie, la coordinatrice Angela Cara assegnata al nostro viaggio non solo non ha minimamente studiato l’itinerario prima della partenza (lei stessa ha sostenuto di non aver avuto tempo) né ha letto alcuna delle recensioni che Avventure mette a disposizione per poter indirizzare il gruppo e consentire di migliorare l’itinerario, a beneficio di tutti. Non solo. Gli hotel dalla stessa prenotati con Booking volutamente non sono stati condivisi con gli altri partecipanti se non soltanto al momento della partenza, tanto che alcuni avevano espressamente richiesto dei servizi, che telefonicamente sono stati assicurati dalla coordinatrice (forse al solo scopo di incentivare l’iscrizione e quindi assicurarsi la partenza) ma che in realtà poi in loco non sussistevano. Questo ha creato dei disagi, come la necessità di cambiare albergo per alcuni, smembrando il gruppo con tutte le difficoltà che ne conseguono, facilmente immaginabili. Come se non bastasse, la coordinatrice a noi assegnata non si è dimostrata per nulla in grado di spostarsi autonomamente nello spazio dei luoghi, di prendere i mezzi più banali come treni o metropolitane, senza puntualmente sbagliare direzione o entrare nel panico, lasciando nelle mani del resto del gruppo ogni decisione. Ci sono stati anche degli imprevisti come ad esempio un falso allarme terroristico in aereo che ha comportato un ritardo di un giorno per una parte del gruppo (partecipanti in partenza da Milano), è stato anche perso un bagaglio di uno dei partecipanti e la coordinatrice non aveva la minima idea di come comportarsi per gestire le predette emergenze. Inoltre, occorre anche segnalare il totale disinteresse della coordinatrice nel tenere il conto dei membri del gruppo per verificare la presenza di tutti ed evitare spiacevoli inconvenienti. Per la precisione, un evento piuttosto increscioso che merita menzione, è accaduto ad una partecipante che è stata lasciata sola sull’isola di Miyajima, perdendo il traghetto, soltanto a causa della frettolosa negligenza della coordinatrice che non ha verificato la presenza di tutti. E’ sicuramente vero che l’incombenza non necessariamente deve spettare al coordinatore, ma allora ci si chiede a che cosa serva se non a queste piccole cose (non può essere soltanto una scusa per viaggiare gratuitamente). Senza contare le reazioni avute dalla stessa nei confronti di alcuni partecipanti, che talvolta le hanno soltanto fatto notare alcune difficoltà per cercare di risolvere i problemi, spesso dalla stessa cagionati, atteggiamenti di sicuro per nulla rispettosi oltre che nocivi per l’immagine dell’Agenzia. Da ultimo, se non altro per correttezza, occorre precisare che non è stata fatta alcuna cassa comune per volontà del gruppo, posto che, data la mala gestione, molto spesso i partecipanti erano divisi tra loro, talvolta ognuno per conto proprio o addirittura soggiornando in altri hotel. Quindi le spese previste dalla cassa comune sono sempre state sostenute singolarmente da ciascun partecipante, peraltro risparmiando a fronte di una cifra che da Voi era stata prevista in 650 Euro. In conclusione, con la presente si intende quantomeno mettere al corrente Avventure nel Mondo del livello di preparazione delle persone che assegna come coordinatori, ritenendo assolutamente poco professionale oltre che del tutto inutile far partire con un gruppo un soggetto che non ha la predisposizione e le capacità per affrontare un viaggio di tal fatta, che finisce per essere solo un problema in più da gestire, spesso rovinando o comunque rallentando la vacanza agli altri. E’ anche molto curioso che la Vostra agenzia non selezioni i coordinatori, non preveda corsi di formazione e non metta a disposizione al termine del viaggio una sorta di modulo per i partecipanti, dove poter recensire il viaggio e soprattutto il coordinatore stesso, in modo da rimuovere quelli rivelatisi inadeguati. Questo dimostra da parte Vostra un inaccettabile disinteresse verso la conoscenza delle problematiche e degli aspetti negativi, cosa che invece dovrebbe essere presa in considerazione con assoluta priorità, a garanzia di un miglioramento della gestione, oltre che della possibilità di dar voce a chi paga profumatamente tutti questi disservizi. Lungi dal voler avanzare pretese, ci sia quantomeno permesso esternare il timido auspicio che la suddetta coordinatrice non rischi di essere assegnata ad altri gruppi in futuro, per il bene dei partecipanti e di tutta l’intera Agenzia. Restiamo in attesa di gentile riscontro.