Reclamo N° 54024
Salvatore
11 Luglio 2017
Oggetto: Mykonos. Salvatore Barone, Turchi Clara; Contratto Turchi 2017IN141118
Gent.mi,
tramite l'agenzia di viaggi BluVacanze di Torino (pratica nr. 439470) abbiamo prenotato un soggiorno, contenuto in un pacchetto turistico, per il periodo dal 30 giugno al 7 luglio 2017 a Mykonos presso la struttura alberghiera Anastasia Village Hotel. Tour operator InViaggi.
Con la presente desidero porre alla Vostra attenzione e segnalare i vizi riscontrati in tale struttura.
Cercherò di essere breve e obiettivo. Le cose da dire sarebbero tantissime, ma voglio solo archiviare in fretta questa vacanza.
Io e la mia compagna, come premesso, siamo stati all’Hotel Anastasia Village di Mykonos dal 30 giugno al 7 luglio 2017. Abbiamo prenotato con l’Agenzia BluVacanze con tour operator InViaggi. Pensione completa con bevande ai pasti, questo era il nostro pacchetto.
Siamo arrivati in aeroporto il 30 giugno verso le ore 22:00 c'era un caldo infernale. Dopo il "benvenuti" del capo villaggio della InViaggi, che oggi mi suona quasi sarcastico e ipocrita, tutti pronti per il transfer verso l’Anastasia Village su un pullman senza aria condizionata. Temperature da sauna, da star male. Cocktail di rappresentanza, consegna chiavi.
La struttura è molto bella, posizionata su un promontorio e guarda su una delle baie più incantevoli di Mykonos. Un piccolo ma delizioso villaggio greco ci accoglie incantati composto da appartamenti su due piani, rigorosamente in stile greco, un trionfo di bianco e blu. Le camere sono semplici ma funzionali. Io e la mia compagna ci guardiamo negli occhi, siamo estasiati. “Abbiamo fatto un’ottima scelta” dico io. Lei annuisce sorridendo.
Purtroppo, il giorno dopo scopriamo a malincuore le problematiche della struttura. L'accoglienza è pessima. La gestione ancora peggio. L'attenzione al cliente non esiste. Il personale è tutto greco (tranne i cuochi, che sono italiani) e non ti degnano né di un sorriso né di un saluto. Anzi, si avverte a pelle che gli dai fastidio. La mattina, colazione "minimal" dalle 08:00 alle 10:00, frutta inesistente. Sono le ore 8:30, manca lo yogurt greco. Domando, "Scusi, si può avere dello yogurt?" La cameriera di sala mi risponde, "è finito!"
Pranzo, dalle 13:00 alle 14:30. Sono le 13:30 non ci sono posti a sedere. Rimaniamo in attesa. Ore 13:45, si libera un posto, prendiamo possesso del tavolo. “Nooo!!! mancano i piatti”. Chiediamo, dopo 5 minuti arrivano i piatti. “E vai!!! si mangia. Ops, è finita l'insalata”. Domando, "Scusi, si può avere dell'insalata per favore?" Risposta della cameriera, "è finita!" C'era ancora un po’ di pasta con i piselli e del pesce in umido con verdurine al forno. Meglio di niente. Mentre consumiamo il nostro pasto, dico alla mia compagna, "Ho visto che c'è l'anguria, ne vado a prendere due fettine." Torno sconsolato, non ne è rimasta neanche una fetta, ho chiesto alla cameriera se ne poteva portare dell'altra, mi ha risposto, "è finita!".
Purtroppo, la situazione si è ripetuta per tutta la settimana sia a pranzo che a cena. Bisognava sempre fare la coda e non c'era abbastanza cibo per tutti. Peccato, perché il ristorante, nonostante proponga piatti semplici della tradizione italiana, cucina bene. Evidenziamo il problema al capo villaggio (un certo Mauro), persona di riferimento e responsabile sul posto della InViaggi, ma in risposta otteniamo uno sconsolato "abbiate pazienza". La risposta mi lascia sconcertato e incredulo. Mi assale un dubbio. Domando alla mia compagna se il viaggio ci è forse stato gentilmente offerto dal tour operator InViaggi? Lei mi risponde di no, "l'abbiamo pagato!" Mi viene da pensare, con un pizzico di rabbia, "ma allora perché devo avere pazienza?" Ma che possiamo fare, non abbiamo voglia di passare le giornate alla reception a lamentarci, sapendo di essere totalmente ignorati e presi in giro con finte promesse. Richiedere al capo villaggio? Tempo perso.
Dopo qualche giorno chiamo al telefono l'assistenza clienti di InViaggi, una certa Giulia apprende sconsolata il trattamento da campo di concentramento che ci stanno riservando. Temo di non essere stato il solo a segnalare il disservizio, considerati gli umori bellici degli altri sfortunati clienti. Giulia è imbarazzata, quasi si scusa e mi promette che farà una segnalazione. Non dubito che l'abbia veramente fatta, ma le cose non sono cambiate. Anzi. L'ultimo pranzo, prima della partenza, è stato ancora peggio. Coda di mezz'ora con piatto in mano per un buffet che, come al solito, non bastava per tutti. Un bambino cerca disperatamente di raccattare due spaghetti rimasti nella teglia da portata, ma gli cadono a terra. Povero, ritorna al tavolo quasi con vergogna. Pazzesco.
Conclusione:
A causa di tali circostanze abbiamo dovuto sostenere ulteriori spese per poter consumare degnamente qualche pasto nei ristoranti di Mykonos.
Per di più non abbiamo potuto trascorrere il nostro periodo di vacanze in modo sereno e tranquillo.
Tanto premesso, un doveroso grazie va a InViaggi per la totale assenza di attenzione e cura che avete dimostrato nei confronti dei Vostri clienti.
Cordiali saluti
Salvatore Barone
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