Reclamo N° 88192

Simonetta
26 Febbraio 2018
Resoconto viaggio crociera msc emirati oman (pacchetto acquistato tramite agenzia viaggi) Abbiamo prenotato questa crociera in un gruppo di 8 persone( di cui 1 disabile e una bambina di 10 anni) ovviamente sia per comodità sia per necessità, essendovi una bambina e un disabile, in fase di prenotazione abbiamo prenotato delle cabine vicine tra loro e pagando una tariffa leggermente più alta che ci permettesse di poter scegliere le cabine e il turno della cena,inoltre viaggiando con un disabile ci siamo anche premurati di procurarci dei certificati che attestassero patologia e necessità di portare i farmaci necessari a bordo . ( si allega preventivo con prenotazione cabine assegnate con relativo. Numero e piantina ) 1 giorno arrivo a Dubai : 23 dicembre Saliti sulla nave circa alle ore 9 , dopo un volo notturno , abbiamo appreso guardando i voucher consegnati in Italia che solo una delle cabine che avevamo prenotato era rimasta invariata perché le altre erano infatti state completamente modificate, per cui siamo stati sparpagliati per tutta la nave, impossibile trascorrere una vacanza insieme in una nave lunga 330 metri ! Pertanto ci siamo recati in reception facendo presente le nostre necessità, Dopo una fila chilometrica, Dapprima ci hanno risposto che solo la mattina successiva ( in caso di no show di altri clienti ) avrebbero potuto vedere se potevano avvicinarci, essendo impossibile per noi passare una vacanza correndo per i corridoi con un disabile e una bambina ,abbiamo deciso piuttosto di scendere dalla nave, pertanto altra fila kilometrica per comunicare le nostre volontà, a questo punto la reception ci ha informato che entro le ore 18 ci avrebbero fatto sapere qualcosa , dopo ore di discussioni e arrabbiature ognuno di noi verso le 13 circa è salito col proprio bagaglio a mano nella cabina assegnata in attesa di ricevere il bagaglio spedito in stiva, poco dopo ho ricevuto una telefonata nella mia cabina da parte della reception con la proposta di avvicinare la cabina della nonna e la nipotina a quella mia, che sono la mamma, e di mio marito, il nonno disabile Lontano da noi circa 200 metri ma in linea,perché al piano inferiore, alla cabina del figlio ( mio fratello e la fidanzata) . Peratnto dopo una mezz ora per recuperare tutta la famiglia sparpagliata nelle varie cabine abbiamo deciso di accettare seppur non soddisFatti. ALtra fila chilometrica alla reception ove ci attendevano per dare una risposta :Abbiamo passato la giornata attraversando i corridoi della nave e in fila alla reception senza sapere divd fossero stati portati i nostri bagagli e non ci permettevano di recuperare le poche cose personali dalle cabine precedenti, hanno preteso nel Momento in cui abbiamo accettato di cambiare le cabine che consegnassimo immediatamente le chiavi di quelle precedenti senza farci recuperare i nostri pochi effetti personali chiusi all interno asserendo che il personale di bordo avrebbe provveduto a consegnare oltre alla valigia che stavamo attendendo anche i bagagli a mano che avevamo depositato in cabina. Da questo momento dopo un ora non vedendo arrivare i nostri bagagli, dopo ripetute chiamate alla reception dalla cabina, numerose delle quali senza risposta, un ulteriore fila alla reception per comunicare che i bagagli non erano arrivati in nessuna camera, 2 tentativi da parte di mio marito Nicola nei vari piani per trovare qualcuno che gli aprisse le cabine per riavere i nostri effetti, al terzo tentativo Nicola,alle ore 16.30 si è impuntato con due facchini dicendo che era ben 5 ore senza i bagagli e che chiamassero la governate che aprisse perché dalla reception qualsiasi tentativo risultava vano , questi,impietositi,hanno aperto e Nicola è riuscito a recuperare il tutto e anche le valige della cabina della nonna e la nostra che invece che essere state portate nelle nostre nuove cabine erano di fronte alle nostre vecchie cabine ..... Mio fratello invece ha ricevuto il tutto alle 17.30 Ci hanno reso impossibile la visita di Dubai e l utilizzo anche dei servizi quali piscina sulla. Nave vista L impossibilità di cambiarci e potersi fare una doccia, Insomma abbiamo perso un giorno di vacanza rincorrendo bagagli a facendo code alle reception. ( quanto al mancato rispetto delle cabine assegnate in fase di prenotazione fornirò il Contratto che ha in mano L agenzia ove vi è una clausola a cui la Msc si appiglia molto generale che a quanto pare da loro la possibilità di cambiare tutto quello che vuole .... ma allora perché devo prendere una tariffa più costosa ?) 25 dicembre : a bordo ci sono sbalzi termici notevoli tra cabine corridoi ristoranti ecc e la notte del 25 dicembre mio padre ha avuto la febbre , per qualche oretta , ma con la tachipirina si è risolto tutto ed il 26 dicembre è sbarcato poche ore per la Gita 27 dicembre : la mattina verso le 4 .00 mio padre ha avuto nuovamente la febbre molto alta e lamentava di non riuscire. A respirare bene per cui è stato portato al centro medico della nave dove gli sono state prestate le prime cure : aerosol, antibiotico, ossigeno, ma già la mattina la febbre era scomparsa e il pomeriggio è stato tolto anche L ossigeno, il Medico di bordo vedendo comunque le patologie pregresse di papà ha disposto che sbarcasse per ulteriori accertamenti il giorno dopo a Muscat in Oman, richiedendo una lastra ai polmoni e uno speciale esame per vedere il funzionamento polmonare Abbiamo chiesto a che ora sarebbe stato portato in ospedale ma non hanno saputo darci risposta, ma solo : domani mattina quando attraccheremo e saremo pronti vi chiameremo ... sono arabi qui i tempi sono lunghi .. Nel Frattempo il nostro agente di viaggio aveva attivato L Assicurazione, che aveva garantito il pagamento dell ospedale diMuscat 28 dicembre : Lo sbarco dei passeggeri era previsto per le ore 8.00, pertanto dormivamo tutti quando alle 7.40 mi hanno chiamato dal medical center comunicando che mio padre stava già scendendo dalla nave, L' ambulanza era pronta e alla mia richiesta di aspettare che sarei scesa correndo, mi è stato risposto: 'signora qui c è il badante va con lui ... sta andando ',stiamo parlando di un ragazzo senegalese che non parla assolutamente L inglese ..... per fortuna per caso è scesa mia madre ed è salita al volo in ambulanza .... ovviamente di tutto il resto della famiglia era all oscuro poiché al medical center non sapevano. Niente ed era impossibile comunicare telefonicamente , ho appreso che mia madre era uscita dai ragazzi che provvedono allo sbarco grazie alle tesserine che bisogna passare quando si entra e si esce dalla. nave . Dopo qualche ora mia madre è riuscita miracolosamente a contattarci per comunicarci che vi erano dei problemi, siamo corsi tutti in clinica. Il personale medico ci ha riferito che papà non avrebbe potuto fare ritorno in nave e che sarebbe dovuto rimanere lì in clinica 3 giorni : la nave era piena di gente con i suoi stessi sintomi si trattava di un virus o infezione batterica, non sapendo che tipo di virus o batterio Fosse, abbiamo contattato il nostro medico di fiducia in Italia il quale ha parlato con il medico della clinica: si trattava di legionella o simile . A questo punto parte della famiglia, e precisamente io, mio madre, Michelangelo e Ludovica, ha fatto ritorno con un taxi in nave per informare il commissario di bordo dell' infezione che poteva essere in atto. Si sono prodigati per darci le loro spiegazioni e assicurarci che in nave era tutto apposto, anzi la dottoressa di bordo ci ha assicurato che papà non aveva infezioni batteriche ma virali. A questo punto considerata la sciocchezza che ci era stata appena detta abbiamo fatto ritorno accompagnati da un uomo dell agenzia di Msc che ci ha dato un passaggio al kim hospital. A detta del commissario di bordo la Msc ha mandato i suoi agenti a parlare con il direttore sanitario il quale ha negato che il personale medico avesse parlato di legionella .... Ritornati in ospedale, verso le ore 12 e non Avendo fiducia nella struttura abbiamo comunicato che il signor melis sarebbe tornato in. Nave. Questi ultimi però continuavano a ritardare la dimissione di papà dicendo ' Thierty minutes" per cui dovendo prendere dei medicinali ho dovuto nuovamente fare ritorno in nave , con il badante tramite un taxi , per prendere le medicine che deve assumere ad intervalli regolari Nel frattempo alla clinica ci comunicavano che non potevano più tenerlo al pronto soccorso e che L avrebbero spostato in un altra zona : la terapia intensiva, dove è stato rinchiuso a chiave contro la volontà del paziente e dei familiari , poco dopo verso le 13.00 hanno fatto firmare un foglio a mio marito per il rientro a bordo della Msc con L ambulanza, ma. Nonostante il foglio e le continue richieste di lasciarlo andare,dapprima hanno accampato scuse dicendo che aspettavano un documento dal dottore della nave e che non arrivava mai e insistevano nel dire che se a bordo non lo accettavano non potevano lasciarlo uscire Volevano modificare la sua terapia farmacologica ma ci siamo opposti poiché niente può essere modificato senza autorizzazione del suo medico personale verso le 14 dopo due ore di attesa. io ludovica e nicola siamo dovuti ritornare , lasciando il resto della famiglia in ospedale, con un taxi in nave a chiarire la situazione , la dottoressa di bordo chiaramente era all oscuro di tutto e ci riferiva che lei non doveva firmare proprio niente ma se noi familiari ci fossimo assunti la responsabilità non vi era problema nell imbarcarlo ... fortunatamente dalla nave dopo ripetuti tentativi siamo riusciti a comunicare telefonicamente agli altri familiari quanto riferito dalla Dottoressa ...... all ospedale dapprima chiedevano il tempo per sbrigare le pratiche per lasciarlo uscire e nonostante le ripetute insistenze di mia madre che faceva presente L orario continuavano a chiedere tempo ....poi hanno richiesto il passaporto a mia mamma poiché lei aveva firmato per la rinuncia al ricovero ma chiaramente era stato trattenuto da Msc per le procedure di sbarco così L 'ospedale ha letteralmente sequestrato mio papà, chiuso a chiave in una stanza, mia madre ha mezzo buttato giù la porta per riuscire ad entrare ...stavamo perdendo la nave ..... a questo punto un responsabile della clinica ha fatto presente che dovevamo pagare il conto altrimenti da lì non sarebbe uscito e hanno richiuso la porta a chiave Per questo ritardo ci siamo così bruciati la possibilità di un consulto in una clinica scelta da noi che avevano individuato tramite un medico di fiducia . Nel frattempo ai familiari tornati in. Nave,arrivavano messaggi da parte del resto della famiglia chiedendo dapprima il passaporto poi dicendo che se non Avessero pagato papà non sarebbe uscito ...credo si possa immaginare lo stato in cui eravamo ! impossibilitati a comunicare e solo ogni tanto con qualche messaggio che per caso arrivava, privi di qualsiasi assistenza da part del personale di Msc in ospedale ... mi sono dovuta recare in reception chiedendo la gentilezza, dopo L ennesima fila, di chiamare la clinica e mettermi in contatto con la famiglia per capire cosa stesse. Accadendo , la povera receptionist ha cercato invano di mettersi in contatto sia con mio padre, addirittura facendosi passare per la figlia, sia col resto della famiglia ma è stato impossibile: una piccola clinica non sapeva dove fosse il gruppo di italiani ....compreso il paziente, hanno fatto rimbalzare le telefonate da un. Interno all' altro e dando diversi altri numeri che ad un certo punto hanno cominciato anche a ripetersi, presa dalla disperazione con L ultimo messaggio che mi diceva che c erano problemi col pagamento sono dovuta accorrere accompagnata questa volta dall agenzia dell'Msc per assicuRarmi che mio padre fosse 'liberato' Hanno dovuto pagare .... per potersene andare 1120 euro in contanti per non aver fatto nulla e avere in Sostanza sequestrato papà . Siamo riusciti ad arrivare in. Nave alle 17 .00 con una partenza prevista per le 17.30, stressati da tutta la giornata senza che la clinica facesse gli esami richiesti dalla dottoressa di bordo ( aveva richiesto una lastra e un 'esame per verificare il funzionamento dei polmoni ) La lastra è stata fatta ma non è stato relazionato nulla in merito, L esame per il funzionamento dei polmoni non è stato fatto, hanno fatto invece,non richiesta ,una visita cardiologica e esami del sangue poi hanno pensato bene , accampando la scusa che in pronto soccorso si poteva stare solo per un periodo di tempo limitato , in di metterlo in terapia intensiva, nonostante noi avessimo Comunicato che voleva andarsene ,per poter far pagare anche un seconda fattura. Hanno rilasciato un certificato dove specificavano che non poteva viaggiare e riportato. Mio padre con L ambulanza e la mascherina d ossigeno come se fosse un terminale. Arrivata in nave la dottoressa di bordo L ha rimandato in cAbina in quanto. Non vi era alcuna necessità dell'ossigeno, ma solo di una puntura di antibiotico. Tutta la famiglia si era bruciata un altro giorno di ferie ! Oltre lo stress subito da tutti ma soprattutto dal paziente che per il tipo di patologia necessità di serenità e di una vita regolare La nostra famiglia aveva deciso. questa vacanza per un Natale sereno insieme invece ci siamo trovati a vivere un incubo . Lo stesso giorno vengo chiamata in cabina per provvedere al saldo del conto del medical center della nave( euro......) , a questo punto faccio presente che in considerazione del pagamento da noi effettuato anche alla clinica di Muscat, vorremmo evitare di pagare in contanti o carta di credito perché nell eventualità di altre emergenze non vorremmo trovarci in difficoltà, pertanto mi offro di pagare con bonifico e di provare a chiamare La europe assistance per chiedere se possono provvedere direttamente loro, resto d accordo con la Signorina della reception di chiamare L assicurazione il giorno dal telefono di bordo in quanto impossibilitati a telefonare. 29 dicembre Le condizioni di salute di mio padre sono migliorate, ma per precauzione preferisce rimanere sulla nave col badante, il resto della famiglia invece decide di scendere a kasab per una piccola escursione e programmiamo finalmente di passare in serenità con papà il giorno successivo visitando Dubai., che il primo giorno a causa dei problemi delle cabine / valigie ci è stato impossibile visitare. Tornata in nave dopo una breve escursione mi reco in reception per risolvere il problema del pagamento, pertanto chiamiamo la Compagnia della Europe assistance e spiego tutta la situazione facendo presente che già abbiamo speso 1200 euro per liberare papà quando invece avrebbero dovuto pagare loro, Come D accordo col nostro agente di viaggio , mi dicono che è. NOrmale perché noi ce ne siamo andati dalla clinica ....e mi dice con fare da presa in giro : ma come vi siete trovati male , mandiamo un sacco di gente si trovano tutti bene ! Ad ogni modo non sono disponibili a pagare il Conto in nave perché mi dice va valutato ... A questo punto propongo alla receptionist di saldare con bonifico e mi dice che mi farà sapere a breve. Verso sera vengo chiamata dal commissario di bordo che mi chiede di recarmi nuovamente in reception , scendo convinta che sia per il pagamento della fattura con il bonifico e invece Veniamo informati dal commissario che l' assicurazione pretende che il giorno successivo ( ultimo giorno di ferie ) mio padre si rechi obbligatoriamente presso una clinica di loro fiducia per una consulenza sul suo stato di salute in quanto nel certificato della Clinica di Muscat è scritto che non può viaggiare per Cyi necessitano di un verificato di idoneità al volo in mancanza di questa visita avvertirebbero emirates del Certificato di Muscat rendendo impossibile L imbarco di papà . Perché la cosa sia meno stressante per tutti propongo di andare da un medico di nostra fiducia a Dubai che conosciamo, e in alternativa di fare avere un certificato dal nostro medico ma niente Europe assistance vuole la sua clinica . Nonostante riteniamo che sia un ulteriore disagio per mio padre subire ancora visite in ospedale che lo stanno veramente provando psicologicamente e fisicamente con sveglie forzate e orari sballati nonche' impegni indesiderati accettiamo poiché è la condizione per potere fare rientro in Italia Alla clinica non sono a conoscenza dell 'arrivo del paziente e della motivazione li informiamo noi di tutto Fanno una visita generale e una lastra polmonare prescrivono solo uno sciroppo per la tosse ma non certificano altro e ci dicono che possiamo andare ma non certificano L ok per il volo perché non conoscono a fondo il paziente , usciamo dalla clinica alle 13.30 circa . Ci siamo bruciati L ultima giornata di ferie ...inoltre nel primo pomeriggio il commissario ci informa che a causa delle informazioni trasmesse dall' assicurazione alla compagnia aerea e a causa del certificato rilasciato dalla clinica di Muscat dove si specifica che il paziente non può viaggiare la emirates pretende un certificato di uno psichiatra dove si attesta che può volare.( siamo passati quindi da problemi polmonari ... a psichiatrici !) Mio marito passa L intero pomeriggio tornando alla Clinica supplicando di certificare L idoneità al Volo al telefono in Italia con agenzia viaggi Europe assistance e spendendo 100 euro di ricariche telefoniche . Facciamo i salti mortali per avere il certificato medico dal nostro medico in Italia ( come per altro già proposto il giorno prima Da noi)considerando anche di organizzare un eventuale soggiorno forzato o volo alternativo nel caso non fosse stato accettato nel volo previsto dal pacchetto viaggio nonostante il certificato medico, come ci avevano prospettato ( bambina in lacrime perché teme sonno poter partire con la mamma che dovrebbe nel caso accompagnare il nonno ad abu Dabi per il volo in Italia ) Siamo stati in attesa di poter stampare le relazioni mediche dalle 22.00 alle 23 .30 poiché la stampante a bordo era fuori uso , e parlare con un receptionist era ardua impresa poiché vi era una fila indescrivibile, e quando finalmente ci siamo riusciti ci hanno comunicato che L unica stampante era rotta e che bisognava attendere il Mattino successivo , per recarsi un po' prima delle procedure di sbarco in reception. Attendiamo il mattino successivo per riuscire a stampare da terra per cui mio Marito abbandona il gruppo per andare a terra a stampare passa quasi un ora . Il resto della famiglia va a recuperare il nonno in cabina per sbarcare, ma arrivati al punto di sbarco viene passata la tessera di mio padre è L' uomo della sicurezza mi intima di salire in reception per regolarizzare la posizione economica di mio padre, chiedo che chiamino il commissario di bordo che è a conoscenza della nostra situazione ma. Niente non ci sente , a questo punto faccio per scendere dicendo che pagherò in Italia che ci sta facendo perdere il transfert ma quest ultimo mi blocca chiudendomi le striscia di protezione e mi obbliga a salire in reception , perché mio padre così non può scendere , perdo ben 40 minuti e faccio ancora presente un ulteriore volta che in caso L aereo lasciasse mio padre a terra ci troveremmo in difficoltà perché si renderebbe necessario provvedere al Soggiorno e voli aerei ecc...mi obbligano a a firmare delle carte dove riconoscevo il debito verso Msc , finalmente riusciamo ad Uscire dalla nave , e ci rechiamo in ritardo in aeroporto con L angoscia da parte di tutti che mio padre non possa partire finché non riusciamo finalmente a salire sull aereo.
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