Reclamo N° 227894

Livio
05 Marzo 2021
Ho deciso di contattarvi dopo aver visto una replica di Striscia la Notizia inerente i resi effettuati su Zalando in quanto anche con Amazon è capitata la stessa situazione in modo molto peggiore: dal 15 giugno 2020, tramite l'ordine di uno smartphone è iniziato il mio calvario. Qualche giorno dopo l'ordine ricevo il telefono pagato 978,29 euro, un "Usato - in ottime condizioni", che presenta grossi problemi al display. Tramite il servizio resi di Amazon richiedo il ritiro a domicilio tramite SDA che viene regolarmente effettuato entro 2 giorni lavorativi dalla richiesta. Non ricevendo ancora il rimborso chiedo al servizio clienti quanto tempo dovrò attendere affinché venga elaborato tutto dal momento che il telefono ha raggiunto il centro logistico italiano il giorno dopo il ritiro e mi è stato confermato che se entro due settimane non avessi ricevuto il rimborso avrei potuto ricontattarli per avere notizie: così infatti è stato, a seguito di mio nuovo sollecito ricevo il rimborso esattamente due settimane dopo la spedizione, (senza però sapere cosa in realtà stava accadendo in quanto rassicurato dal servizio clienti). Procedo quindi, riavuti i soldi, con un altro ordine effettuato il 30 giugno, stesso identico telefono ma questa volta un "Usato - come nuovo", che ricevo qualche giorno dopo e avente gli stessi identici problemi del precedente. Cerco tuttavia di usarlo qualche giorno ma sono costretto a rendere anche questo a causa di problemi di surriscaldamento: reso richiesto sempre tramite il servizio resi Amazon con SDA il giorno 2 Agosto. Il corriere passa regolarmente il 4 Agosto e lo consegna al centro logistico italiano di Amazon il 5 Agosto. Essendo senza telefono non aspetto più il rimborso ma acquisto il terzo smartphone, questa volta nuovo e sempre su Amazon a prezzo pieno che mi giunge regolarmente il 10 Agosto. Purtroppo però del secondo telefono reso non si sa più nulla e qui iniziano i problemi veri e propri: il giorno 26 Agosto 2020 contatto il servizio clienti tramite e-mail chiedendo notizie e mi viene risposto che al posto del telefono hanno ricevuto un pacco contenente dei palloncini e che me lo avrebbero rispedito indietro tramite corriere DHL con codice tracking CO689007825DE, codice proveniente niente di meno che da uno dei centri Amazon situato in Germania. Insospettito e preoccupato, chiamo il servizio clienti che, dopo 45 minuti di telefonata in cui ero trattato come un ladro, mi rispondeva che non potevano fare nulla e che mi avrebbero ridato i soldi solo se avessi spedito l'oggetto corretto (inutile dire che ho richiesto il codice IMEI del telefono quantomeno per sporgere denuncia e bloccarlo e non mi è mai stato fornito). Richiedo così un contatto con un responsabile del servizio clienti che, negato per i primi tentativi, mi viene finalmente concesso. Ricontatto che avviene in serata in cui sia io che la persona coinvolta nella pratica, una certa Michela A., ci mettiamo d'accordo su come procedere: io avrei sporto denuncia presso i Carabinieri e lei avrebbe aperto una pratica con SDA per capire dove fosse finito il pacco. Fortunatamente riesco a recuperare il codice IMEI dal mio account Google in quanto presente tra i vecchi dispositivi registrati e sporgere relativa denuncia il giorno 27 Agosto 2020 di cui fornisco prontamente la copia via e-mail alla responsabile del servizio clienti. Mi viene così chiesto di attendere ma nulla fino a che non decido di aprire una contestazione tramite Altroconsumo dove scopro che tantissime altre persone erano nella mia stessa situazione e con cifre ingenti: nel giro di un paio d'ore mi viene comunicato che la risoluzione della pratica sarebbe stata effettuata per il 5 Settembre. Ed ecco che il giorno 5 settembre ho l'esito: visto che SDA non aveva ancora risposto e che potrebbe esserci stato un disguido di consegne, mi avrebbero concesso il rimborso dell'intera somma in via del tutto eccezionale. Tutto è bene quel che finisce bene? NO, il calvario riprende lunedì 5 Ottobre 2020 in cui una mail di Amazon mi avverte che NON sono stati ricevuti correttamente i resi del PRIMO smartphone, del SECONDO smartphone (ovvero quello in cui vi è stato il rimborso "eccezionale" del servizio clienti) e un altro pacco acquistato il 15 settembre (reso in quanto Amazon vendeva delle t-shirt di Emporio Armani del valore di 40 euro circa e invece mi sono state recapitate delle maglie intime): importi che mi sarebbero stati nuovamente addebitati sulla carta di credito, per un importo totale di 1876,43 euro. Richiamo quindi il servizio clienti che, con il classico fare superficiale, mi comunica che non è possibile effettuare ulteriori azioni fintanto che non avrei reso definitivamente gli oggetti e che avrei dovuto comunicare esclusivamente via mail con un fantomatico "centro resi" non contattabile telefonicamente. A questo punto, apro un secondo reclamo su Altroconsumo dopo la quarta e-mail in stile copia/incolla di Amazon e scopro che, nel frattempo, le persone vittime di questi soprusi sono aumentate in modo esponenziale e tutte con importi molto elevati di cui riporto alcuni screenshot allegati a questa e-mail. Inoltre, sfortunatamente, a questo si è aggiunto un guasto di un robot aspirapolvere iRobot pagato 599 euro ancora sotto garanzia Amazon che ho dovuto inviare in assistenza tramite Poste Italiane mercoledì 20 settembre 2020 e, dal giorno 2 ottobre 2020, anche questo pacco sembra magicamente sparito arrivando ad incrementare ulteriormente il totale finora perso. Son andato quindi al centro operativo SDA di Stezzano a chiedere il tracciato dettagliato dei pacchi con relativa foto effettuata sui rulli di smistamento e ciò è il riassunto: il pacco contenente le maglie intime risulta correttamente processato con le dimensioni, il peso volumetrico e il peso reale, il secondo smartphone è stato processato senza dati e senza foto, il robot aspirapolvere non sanno che fine abbia fatto. A questo si aggiunge un ulteriore problema, sempre con lo stesso smartphone citato precedentemente che ho dovuto acquistare e rendere per l'ennesima volta perchè come confermato da Motorola, vi era un problema al display: il giorno 23 febbraio 2021 ho dovuto rendere definitivamente lo smartphone tramite Poste Italiane, tracking JF70003378325, consegnato al centro logistico Amazon il giorno 26 febbraio 2021 e, ad oggi, il rimborso non è stato elaborato e il servizio clienti mi ha comunque avvisato di dover attendere fino al 9 Marzo 2021 con un ulteriore scoperto di 899,90 euro. Spero in un Vs. cortese riscontro Cordialmente
Condividi su:

Hai un problema con Amazon da risolvere?

Invia un reclamo in 3 semplici passaggi

Questo reclamo è per: Amazon

Se preferisci, chiamaci!

Dal Lunedì al Venerdì
dalle ore 9 – 13 / 14 – 18

06 32600239