Reclamo N° 213702
Claudio
25 Ottobre 2020
Sono rimasto vittima di una truffa informatica acquistando un prodotto su Amazon. Ecco i fatti.
Un venditore tedesco, sulla piattaforma Amazon marketplace, offriva una Mountain bike ad un prezzo congruo di 371 euro. Il giorno 18 ottobre ho inviato un regolare ordine d'acquisto pagando con carta di credito che, come sempre, è stato subito confermato dal sistema. Dopo alcune ore ho ricevuto dal venditore un messaggio contenente tutti i dati dell'ordine insieme ai miei personali e proveniente dal dominio marketplace.amazon.it. In esso mi si informava che c'erano problemi con la carta di credito e si aggiungeva che per evadere l'ordine era necessario un pagamento tramite bonifico che sarebbe stato effettuato inizialmente su di un conto Amazon e poi accreditato al venditore, ma solo a consegna avvenuta e approvata. La carta di credito non mi sarebbe stata addebitata.
A questo punto, sapendo che da qualche tempo Amazon ha introdotto il pagamento diretto su conto corrente e considerato il fatto che il dominio della mail era effettivamente quello di Amazon, ho inviato il bonifico all'IBAN indicato.
Dopo aver fatto seguire due tentativi di contatto con il venditore andati a vuoto, mi sono deciso ad interpellare Amazon che mi ha subito informato che si trattava di una truffa. L'operatore mi ha detto che non avrei dovuto fare bonifici e che il venditore era da qualche tempo sotto osservazione. Avrei ricevuto il rimborso di quanto versato con la carta ma non del trasferimento via bonifico. Unico consiglio: sporgere denuncia alle forze dell'ordine.
Ieri ricevo, da parte del venditore hackerato, un messaggio dove leggo:
"il 15 ottobre la nostra azienda ha subito un grave attacco informatico. Ce ne siamo accorti già un'ora dopo e abbiamo subito informato Amazon, che purtroppo ha bloccato l'account venditore solo la sera del 20 ottobre. La mattina del 16 ottobre avevamo già sporto denuncia contro ignoti alla polizia. Nell'arco dei 5 giorni trascorsi, l'hacker ha inserito circa 400.000 articoli che non vendiamo e ha modificato la nostra password, sicché non riuscivamo più a effettuare l'accesso. Alcuni clienti ci hanno riferito di essere stati invitati via e-mail a versare i soldi relativi all'ordine su un altro conto a parte...ecc."
A questo punto mi chiedo: devo subire solo io il danno di questa pirateria informatica che che è stata favorita da un grave inadempimento di Amazon, costituito da un ritardo di cinque giorni nel rimuovere i truffatori dal sito, nonché alla imperizia del venditore hackerato che si è fatto rubare i dati di accesso? (Chi mi dice che glieli abbiano realmente rubati e che non li abbia consegnati volontariamente ad un complice?).
Nelle pagine informative del sito si legge: "Amazon continua a lavorare con impegno impiegando sistemi automatizzati e team di investigazione, per assicurare ai propri clienti un metodo sicuro di acquisto online".
Io ho sempre confidato nell'elevato grado di sicurezza sempre garantito da Amazon e anche questo è stato un fattore che ha determinato l'eccessivo rilassamento che mi ha fatto cadere in trappola. Come hanno lavorato i sistemi automatizzati e il team d'investigazione in questa circostanza?
Io ammetto di avere commesso l'ingenuità di pagare con un bonifico, la leggerezza di non essermi meglio informato sui sistemi di pagamento consentiti da Amazon, ma tutte le truffe implicano un certo grado di imperizia o disattenzione da parte del truffato. Ciò esime da ogni responsabilità chi favorisce l'azione dolosa con il proprio comportamento colpevole?
Dunque mi chiedo ancora e chiedo ai vostri esperti: è giusto che debba subire io solo le conseguenze di questa truffa? Che cosa mi consigliate di fare?
Grazie.