Reclamo N° 153524
Patrizio
12 Giugno 2019
Buongiorno, essendo morta mia zia (di cui ero anche AdS) dovrei chiudere il ccp e dare seguito alla successione.
Non essendosi sposata, ne avendo figli ne altri parenti in vita (le 2 sorelle sono morte nel 1997 e nel 2014) unici eredi siamo i nipoti, io e mia cugina (figli delle 2 sorelle decedute).
Oggetto della successione è solo una cifra di circa €Ï 9.000,00 non avendo beni immobili. Ora Poste Italiane mi richiede, al fine di chiudere la successione, di fare la dichiarazione di successione all'Agenzia delle Entrate, con costi aggiuntivi, spendita di tempo e difficoltà ad effettuare la comunicazione in quanto la mamma di mia cugina, morta nel 1997, seppur nata in Italia, dal 1953 viveva in Francia per cui non si riesce a risalire al Codice Fiscale necessario o altra documentazione.
Vi chiedo per cui: non è un aggravamento del procedimento chiedere di fare la dichiarazione di successione all'Agenzia delle Entrate, laddove è prevista per legge soltanto in caso di beni immobili e/o importi superiori ai 100.000,00€?
SPendere soldi per il professionista oltre il pagamento della pratica all'Agenzia delle Entrate per € 9.000,00 mi sembra una richiesta illegittima (e Poste come altre Banche non è nuova a simili richieste)
Come posso tutelarmi, visto che il 25 giugno decorre un anno dalla morte della zia, con tutte le conseguenze del caso?
Grazie
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