Reclamo N° 191268
Carmine
11 Maggio 2020
Buongiorno,
nel 2015 ho aderito al Piano individuale pensionistico Postaprevidenza valore che propone Postevita utilizzando gli uffici di Poste italiane.
La promotrice di questo piano dell'Ufficio postale di Castelfranco Veneto (dove io risiedo) mi illustra i lati positivi del Piano: possibilità di dedurre le somme versate in sede di dichiarazione dei redditi e di ottenere un po' di reddito da capitale (interessi). Non ho nessuna informazione circa il pagamento di imposte. Tutti i piccoli risparmiatori sanno che sugli interessi si pagano le imposte, ma pochi sono al corrente che in questo caso le imposte si pagano anche sul denaro, frutto del lavoro su cui l'IRPEF è stata già pagata, che viene versato.
Il 31 agosto 2019 sono andato in pensione e a dicembre ho chiesto la liquidazione dell'intera somma. La promotrice dell'Ufficio postale di Castelfranco Veneto mi dà una fotocopia con l'elenco dei documenti da inviare a Postevita. Faccio la raccomandata e purtroppo al posto del contratto (non è riportata mai la parola contratto) invio il modulo di adesione. Passano alcune settimane e Postevita chiede il contratto: seconda raccomandata. Passano altre settimane e Postevita mi chiede l'identificazione (non richiesta dall'Ufficio di Castelfranco). Vado all'Ufficio postale e faccio l'identificazione. Passano altre settimane e Postevita mi chiede la fotocopia dei miei documenti d'identità che nel frattempo erano scaduti (non richiesti dall'Ufficio di Castelfranco). Di nuovo all'Ufficio postale, dove erano depositati tali documenti, per spedire anche questi. Finalmente a febbraio ricevo la somma e, con grande stupore, apprendo che dal capitale + interessi sono stati dedotti il 30,64% per imposte. Chiedo spiegazioni alla promotrice che casca dalle nuvole. Dopo altre richieste a Postevita, finalmente ho la loro spiegazione: avevo diritto di pagare il 15% perché lavoratore dipendente assunto prima del 1992, ma siccome non l'ho richiesto sono stato assoggettato all'aliquota maggiore dell'imposta.
Al di là del fatto che qualsiasi persona di media intelligenza può pensare che un 64enne può aver iniziato a lavorare prima del 1992, perché dopo tutte le loro richieste che hanno fatto ritardare di due mesi la liquidazione non mi hanno chiesto niente? Vi autorizzo a utilizzare tutto quello che spedisco per far conoscere questa situazione ed evitare che altre persone abbiano la stessa "fregatura".
Un'ultima considerazione: Poste italiane (e Postevita) che storicamente è stata sempre vicino ai piccoli risparmiatori oggi si stanno comportando come le peggiori banche italiane che abbiamo conosciuto negli ultimi anni.
Desidero avere un vostro consiglio e i nomi di avvocati (che operano nei dintorni) esperti in questa materia.
Ringrazio e invio cordiali saluti
Carmine Viggiani
Via Poisolo, 18
31033 Castelfranco Veneto
tel.: 0423497934
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