Reclamo N° 200123
Mario antonio
26 Giugno 2020
Mia zia, donna anziana ricoverata per serie patologie, aveva una polizza Postevita scaduta il 10 febbraio 2020. Prima della scadenza ho inviato per suo conto a Postevita il documento di identità ed il codice fiscale chiedendo l'accredito del capitale maturato sul suo libretto di risparmio. La Compagnia, invece le ha inviato un assegno postale vidimato, che è stato impossibile versare a causa della sua inamovibilità e del divieto di recarmi io presso l'ufficio postale di residenza a causa del decreto coronavirus. Così, il 29 aprile 2020, su consiglio del direttore dell'ufficio postale di Trigoria, ho restituito l'assegno a Postevita chiedendone l'annullamento e il contemporaneo accredito sul libretto come chiesto in prima istanza. Da quel giorno sono trascorsi quasi due mesi e la somma spettante a mia zia non è stata ancora accreditata sul suo libretto postale. Il 10 di giugno 2020 ho anche inviato una mail di sollecito a reclami.postevita e, visto che nessuno si è fatto ancora vivo, proprio ieri sono riuscito dopo tanti tentativi a contattare un addetto del call center di Postevita il quale ha aperto un ticket di assistenza ma non mi ha detto niente di più. A questo punto non so davvero più cosa fare.
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