Reclamo N° 250440
Federico
09 Novembre 2021
Buongiorno, mi è arrivata una comunicazione da parte del gruppo Dazn in cui viene annunciato che a partire da dicembre 2021 non sarà più possibile la visione in contemporanea su due dispositivi differenti (prevista al punto 8.3 delle condizioni di utilizzo).
Tralasciando il fatto se sia possibile o meno modificare gli estremi contrattuali di un abbonamento in corso, trovo scorretto che si vada a obbligare un nucleo familiare, già in possesso dell'abbonamento, a stipulare due accordi e di conseguenza obbligare al pagamento di due canoni. Scorretto soprattutto perché tale intervento proviene da un gruppo che attualmente è l'unico a possedere i diritti per la visione di un determinato servizio (in particolare: Serie A).
La doppia visione in contemporanea, si legge, verrà garantita solo all'interno della stessa abitazione, il che è paradossale considerando che all'interno di un nucleo familiare possa non esserci la condivisione dell'abitazione: si pensi a figli con genitori separati o, meno drasticamente, figli studenti fuori regione.
Trovo ingiustificato e ai limiti di un abuso di posizione dominante apportare una tale modifica che va sicuramente a ledere quelli che sono i diritti del consumatore che ha stipulato l'accordo quando venivano garantite certe condizioni; soprattutto perché tale intervento avviene con la stagione sportiva in corso e non preveda alternative valide.
È vero che teoricamente viene offerta la possibilità di recedere anticipatamente dall'abbonamento, ma rimane comunque il fatto che si pone il consumatore davanti a un bivio: cedere all'ennesimo ricatto di un'azienda di questo tipo o rinunciare al servizio.
La modifica viene motivata dal fatto che, secondo un'analisi di tale gruppo, gli abbonamenti non vengano condivisi solo all'interno dei nuclei familiari ma risulta un utilizzo fraudolento da una percentuale di abbonati. Ormai da diversi anni i maggiori servizi di streaming stanno intervenendo per risolvere questo tipo di problema, nessuno però ha optato per una soluzione simile, il che fa riflettere. Sarebbe sufficiente un controllo generale sull'utilizzo dei vari abbonamenti per risolvere la questione anziché andare a raddoppiare la spesa sul consumatore.
Termino riportando il punto 2.3 delle condizioni di utilizzo previste dal contratto: "2.3. Potremmo apportare modifiche alle presenti Condizioni, come, a titolo esemplificativo, in caso di cambiamenti della gamma di eventi sportivi inclusi nel Servizio DAZN, in caso di cambiamenti per garantire una migliore funzionalità del Servizio DAZN, fermo restando che tali modifiche siano giustificate e che la struttura complessiva dell’abbonamento al Servizio DAZN non potrà essere modificata a svantaggio dell’utente.". Tra le modifiche preannunciate in tale punto non è possibile risalire, né è individuabile, a quella che la piattaforma DAZN vuole apportare a partire da dicembre 2021.
Vi ringrazio per l'attenzione e mi auguro che possa trovarsi una soluzione a questa situazione sicuramente spiacevole.
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