Stefano
05 Aprile 2019
Ho acquistato un robot tagliaerba Ambrogio L60 D+ Model 2019, il giorno 08/03/2019, presso il sito internet Roboexpert.it. Ho ricevuto la spedizione nei tempi previsti con fattura emessa l’11/03/2019.
Ho effettuato una prova del prodotto ordinato e sono rimasto insoddisfatto quindi ho contattato telefonicamente il venditore il giorno 20/03/2019, al numero verde preposto, per chiedere il recesso del contratto a norma dell’art. 64 c.d.c. ed il reso merce a norma dell’art. 67 c.d.c co.2.
In tale consesso, su richiesta dell’operatore che ha preso in carico la chiamata, ho dettato le ragioni del mia insoddisfazione, dando modo che fossero scritte, facendo particolare rifermento alla mancata corrispondenza tra caratteristiche dichiarate del prodotto e riscontri effettivi.
In data 21/03/2019 il venditore mi ha ricontattato, a mezzo posta elettronica, rigettando la richiesta e adduendo come motivazione che non è possibile usufruire del recesso quando la merce è stata sottoposta ad uso intensivo (da me mai effettuato, tanto che il prodotto è in perfetto stato e conserva persino le protezioni in plastica apposte sugli elementi di decoro della scocca) ed altresì che è notorio per l'acquirente aspettarsi circa la metà della resa da tutti i prodotti in generale rispetto alle specifiche dichiarate per iscritto dal venditore, letteralmente.
Ho provveduto, il giorno stesso, a replicare segnalando l'infondatezza in punto di fatto e di diritto di tali affermazioni, invitando a rispettare la normativa vigente.
Da allora non sono più stato ricontattato.
Mi domando se convenga ricorrere alla giustizia civile in quanto il prezzo del prodotto è pari ad euro 1100,00 e quindi, pur vincendo la causa, se questa non comporti un esborso superiore al valore conteso.
Attendo un cortese consiglio.
Spettabilmente,
Dott. Stefano Grossi
