Reclamo N° 46289

Giorgio
27 Marzo 2017
Ho fatto nell’anno 2016 diversi acquisti sulla piattaforma della casa d’aste Cataviki, ho espresso molte volte doglianze alla Società perché le spese di spedizione non erano veritiere Dalla verifica del plico, contenente l’oggetto, molte volte, specialmente per venditori stranieri, le spese risultavano eccessive, creando dubbi e perplessità. Voglio aggiungere che contrariamente alle altre case d’aste che operano anche on line l’oggetto non viene inviato dalla casa d’aste ma direttamente dal venditore. Le mie doglianze espresse alla casa d’aste Cataviki non hanno mai portato ad una risoluzione positiva pa mio favore, il venditore non ha nemmeno preso in considerazione la restituzione di quanto non dovuto. Tale modo di operare non mi pare assolutamente corretto, perché la Società Cataviki emette due fatture una a nome de venditore contenente il costo dell’oggetto maggiorato delle spese postali , l’altra riguardanti la commissione e l’iva per Cataviki. La maggior parte dei venditori risultano non professionali, pertanto è precluso il diritto di recesso, benchè molti risultino venditori in più siti di aste on line con più di 50 oggetti venduti on line l’anno, mi parrebbe strano che tutti abbiano avuto oggetti in eredità di cui vogliono disfarsi. Veniamo al dunque, partecipando ad una asta di Cataviki ho fatto un’offerta di un euro per una cartolina delle dimensioni di 14.5 x 10.5 cm e mi era sfuggito che il venditore pretendeva euro 18 per spedirla dalla Germania all’Italia. Le spese di spedizione certamente mi sono sembrate eccessive per una cartolina priva di valore, non mi è stato possibile contattare il venditore perché Catawiki non lo rende possibile, so solo che il venditore dovrebbe risiedere in Germania. Invio subito le mie doglianze a Cataviki e contestualmente un bonifico di euro 1, 09 così dimostrato: • Totale offerte vincenti (1): € 1,00 • Costi totali dell'asta (9%): € 0,09 Rinunciando alle spedizione dell’oggetto. Non è molto chiaro se Cataviki possa obbligarmi a pagare ulteriori 18 euro di spese di spedizione, quando avrei potuto trovare un accordo con il venditore, ricordo che l’oggetto è nella disponibilità del venditore e nessun danno ho arrecato al venditore stesso e alla Società Cavatiki rinunciando all’oggetto dopo aver pagato il medesimo venditore e le commissioni a Catawiki Verificando i feedback del venditore ho trovato una doglianza ben precisa di un acquirente a cui Cataviki ha preteso 18 euro di spedizione quando l’effettivo costo era stato di 6,5 euro. Vi invio la comunicazione della società recupero crediti a cui Cataviki ha affidato la pratica per recuperare spese di spedizione non ancora in essere, senza tentare un accordo bonario col venditore, a maggior ragione perché nei feedback del medesimo esistono doglianze riguardo le spese postali. Buongiorno Sig/Sigra GIO Con la presente Vi invitiamo ad effettuare il pagamento relativo alle fatture tutt'ora in sospeso del nostro cliente BENAULIM BV H.O.D.N. CATAWIKI per un totale di Euro 39.96 cosi composto: Capitale Euro 18 più spese di recupero ammontanti a Euro 21.96 e Interessi di Euro 0,00 mediante bonifico bancario intestato a: Beneficiario Intrum Justitia Spa IBAN: IT63N0306909530100000004816 Riferimento da indicare nella causale: 11249279. Non voglio assolutamente pensare male, ma l’aumento delle spese di spedizione comporta un ulteriore guadagno per il venditore, di cui la casa d’aste non prende alcun provvedimento ed anche elusione di imposte dovute. Gradirei un Vostro riscontro
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