Vanessa
28 Settembre 2017
Il 24 luglio ho richiesto una nuova attivazione per la luce nella casa dove vorrei andare ad abitare, non è una voltura, è una prima attivazione e non c'era neanche il contatore.
27 luglio: arriva un messaggio dell'enel che mi dice il mio numero cliente (che ora non risulta più) e che mi avrebbero contattata per andare avanti.
02 agosto: viene il tecnico per sopralluogo, ora dobbiamo aspettare che ci mandino preventivo da firmare.
Per velocizzare vado al punto enel energia dove l'impiegato mi fa domande tecniche che non so (è venuto un tecnico apposta!!!), conversazione surreale in cui mi dice che devo chiamare il numero enel per chiedere e che non può farlo lui perché se no perde tempo di lavoro. Vabbé
Ricevo il preventivo e lo rimandiamo firmato in pochi giorni.
Mi dicono di aspettare, aspetto. Ad agosto la malattia di mia madre mi tiene impegnata.
28 agosto: chiamo e mi dicono di sollecitare, apro la pratica di sollecito, mi danno il numero e mi dicono di richiamare se non succede niente. Non succcede niente.
01 settembre: chiamo e mi dicono che mi hanno mandato una lettera cartacea presso l'indirizzo dell'attivazione (NON CI VIVO! NON HO LA LUCE!!) per dirmi che loro sono passati l'8 agosto ma non mi hanno trovato in casa e quindi non hanno potuto fare il lavoro. Faccio notare che NON CI VIVO PERCHE' NON HO L'ELETTRICITA' e che anche ci vivessi se non mi avvertono magari uno è anche a lavorare!! Dicono che mi capiscono (e meno male!) ma che se non richiamo il numero tal dei tali entro il 9 settembre mi annullano la richiesta.
1 settembre/2settembre/4 settembre: chiamo questo fatidico numero e risulta non disponibile (era weekend), lascio messaggi in segreteria e mi richiamano.
7 settembre: viene l'omino a montare il contatore.
Nei giorni successivi l'elettricista attacca i cavi.
16 settembre: vado nella casa e vedo che ancora non c'è luce.
18 settembre: chiamo e mi dicono che non hanno ancora attivato il contatore perché la mia richiesta è andata in "scarto per parcella toponomastica inesistente". Mi assicurano che ora la richiesta è stata riattivata ma che devo aspettare. -Quanto?- chiedo io. Il consulente con molta poca genitlezza mi dice "Eh signora, cosa posso saperne io?". Anch'io che domande, chiedere all'enel quanto tempo ci mette l'enel a erogare un servizio che è già in ritardo di mesi. In una delle varie chiamate mi hanno anche detto "Eh signora sa, c'è anche stato agosto di mezzo...le ferie, sa..." Ho fatto notare che anche se loro danno un servizio minore viste le ferie (così si desume da quello che mi aveva detto la consulente", io l'allaccio lo pago uguale a quanto avrei pagato in qualunque altro momento dell'anno, ricevendo però un servizio pessimo.
Comunque.
Per vicende personali non sono più potuta passare da casa per vedere se effettivamente l'elettricità sia arrivata, decido di chiamare e chiedere.
28 settembre: prima chiamata, nessuna info utile tranne che il mio numero cliente non corrisponde a nulla. Poi la signorina dice che va a controllare una cosa e dopo 8 minuti di chiamata cade la linea (cosa che mi è successa varie volte in questi mesi).
Richiamo, mi dicono che non possono darmi informazioni almeno che io non comunichi il numero pod (che si legge sul contatore). Ma dato che IO NON VIVO in quella casa, non ho il numero pod da guardare. Chiedo come mai l'altra volta senza necessità di questo numero hanno potuto rispondermi e mi dicono che bho.
Ora sono passati 2 mesi e 4 giorni da quando ho richiesto l'allaccio, mi pare decisamente troppo: si può fare qualcosa?
Perché ho telefonato di più all'enel che a mi madre, ricevendo sempre notizie, informazioni e date diverse, sfiorando spesso il surreale....
Oggi forse scoprirò se la luce c'è o no, mi segnerò questo numero pod e richiamerò per l'ennesima volta se non c'è, ma non è possibile dover fare questa vita!
Grazie
